Il premier Conte: dopo 3 maggio spero in ripartenza graduale

Nella conferenza stampa, il Presidente del Consiglio conferma il lockdown fino al 3 maggio e annuncia task force

Segnali incoraggianti, le misure stanno dando dei frutti, ma bisogna proseguire con il lockdown fino al 3 maggio: “me ne assumo la responsabilità politica”, afferma il premier Conte che torna a fare un appello alla responsabilità in vista della Pasqua e dei ponti del 25 aprile e primo maggio. “L’auspicio – chiarisce Conte – è che dopo il 3 maggio si possa partire, con cautela, ma ripartire”. Il Dpcm appena firmato dal Presidente del Consiglio vale anche per le attività produttive, anche se con qualche piccola novità come la possibile riapertura delle cartolibrerie, librerie, silvicultura e diverse attività forestali.

Il governo al lavoro per la riapertura

Il governo, spiega Conte, è già al lavoro per la fase 2: ci avvarremo di un gruppo di esperti, alla guida del quale ci sarà Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone. Il premier poi chiarisce: dipenderà da tutti, datori di lavoro e lavoratori, se il sistema produttivo potrà ripartire con sicurezza. L’obiettivo – ricorda – sarà sempre quello di contenere l’indice di contagio inferiore a uno. Bisognerà ripensare ad alcune logiche dei trasporti, della logistica e come incentivare gli spostamenti per chi deve prendere i mezzi per andare a lavoro.

Il nodo Europa

“Le proposte dell’Eurogruppo sono un primo passo verso una risposta europea: Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro. Ma è un primo passo che l’Italia, e su questo siamo pienamente d’accordo con Gualtieri, giudica ancora insufficiente”, così il presidente Conte sul tema Europa. Secondo il premier, la principale battaglia che l’Italia deve condurre sui tavoli europei è quella di un fondo che va finanziato con gli Eurobond per un’economia di guerra. “E’ necessario – dice Conte – che ci sia una potenza di fuoco proporzionato” alla sfida. Poi chiarisce: “il fondo deve essere disponibile subito”.

Il fondo salva Stati

Sul fondo Salva Stati Conte risponde alle critiche: “Si è formato subito un dibattito che deve essere sviluppato con chiarezza, senza falsità” e aggiunge: “Questo governo non lavora con il favore delle tenebre” e poi smentisce le affermazioni di Salvini e Meloni dicendo che il governo italiano non ha firmato nulla. Il premier sottolinea come queste polemiche indeboliscano l’Italia al tavolo delle trattative e non Giuseppe Conte come persona.