Fase 2, aut aut delle Regioni: “Certezze sulle riaperture o faremo da soli”

Lunedì il tavolo fra Governo e Conferenza delle Regioni: nodo sulla ripresa del 18 maggio. Zaia: "Fondamentale la delega"

Ancora nessuna intesa fra Governo e Regioni sulle riaperture del 18 maggio. Tanto che, nella giornata di lunedì, arriverà il tavolo chiarificatore che l’esecutivo convocherà con la Conferenza delle Regioni, per dissipare gli ultimi dubbi e, in qualche modo, evitare che mano destra e mano sinistra vadano per conto proprio. Uno scenario che non ci si augura ma che non è nemmeno troppo distante dalla realtà, perlomeno stando all’aut aut che i governatorati regionali fanno arrivare in serie. E non c’è solo la Calabria in fase di braccio di ferro, che pure dovrà vedersela con il ricorso accolto dal Tar che ha di fatto bloccato l’ordinanza sulle riaperture, ma anche altre regioni come la Puglia e il Friuli-Venezia Giulia: Il 18 maggio – ha detto il governatore pugliese, Michele Emiliano – noi apriamo lo stesso parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza perché abbiamo fatto le linee guida regionali che ci paiono più che sufficienti”.

Il tema del dibattito

In sostanza, dalle Regioni si chiede chiarezza e linee guida concordate, altrimenti il rischio è che ognuno faccia da solo. Un nodo che dovrà essere sciolto nel tavolo di domani, come confermato dal presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Condividendo lo spirito della richiesta e la necessità di avere chiarezza, anche per poter dare per tempo le dovute informazioni, ho condiviso con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che già domani sarà convocato confronto fra Governo e Conferenza delle Regioni”. In mattinata, la conferma del tavolo era proprio arrivata dal ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia, il quale aveva fatto sapere che era pervenuta “da tanti presidenti di Regione la richiesta di avere certezza che dal 18 maggio possano riaprire gli esercizi e le attività commerciali oggi chiuse, ovviamente sulla base dell’andamento epidemiologico e il rispetto di protocolli di sicurezza condivisi”.

Un chiarimento che appare a questo punto una vera e propria urgenza, anche perché altre regioni, come la Liguria, hanno già fatto sapere che dal 18 arriverà il via libera alle riaperture. E il governatore del Veneto, Luca Zaia, traccia la soluzione auspicata, spiegando che “la delega alle Regioni per le riaperture è fondamentale”.