Yemen: tra i ribelli Houti migliaia di bambini arruolati

Nello Yemen i bambini vengono reclutati dalle forze dei ribelli sciiti Houti per avanzare nel conquista al potere del Paese. La denuncia arriva da Leila Zerrougui, rappresentante Onu per i bambini che ha spiegato come nell’ultimo anno sia drasticamente aumentato il numero di minori arruolati e vittime di gravi violazioni.

Un rapporto delle Nazioni Unite del 2010 riferiva che “almeno la metà dei combattenti tra i ribelli houthi aveva un’età inferiore ai 18 anni”, percentuale che ha subito un’impennata soprattutto in seguito al caos politico che sta conducendo il Paese sempre più vicino alla guerra civile. Lo Yemen è uno degli 8 paesi al mondo nei quali è permessa la presenza di minori all’interno di istituzioni militari. Risale allo scorso anno un documento firmato dal governo in cui si stabiliva l’impegno a non arruolare più bambini nell’esercito, ma in seguito alla presa del controllo delle istituzioni di Stato da parte degli houthi i patti non sono più stati rispettati.

In loro difesa il portavoce Lwa’e Al-Shami ha negato un formale reclutamento di bambini spiegando che attualmente quelli coinvolti hanno volontariamente accettato di collaborare con i militari per portare la pace nel Paese. Ci sarebbero due motivi principali per cui questi piccoli sceglierebbero di “andare a combattere”: Alcuni sono convinti di entrare a far parte delle milizie con il pretesto della jihad e questo riguarda in particolare gli houthi e i Fratelli Musulmani, altri, invece, durante i conflitti perdono le loro fonti di sostentamento e per questo gli stessi bambini sono chiamati a occuparsi delle loro famiglie. Sadiq, di 14 anni per esempio racconta di aver iniziato a combattere con i ribelli durante gli scontri nella città occidentale di Amran, per partecipare a quella che considera una guerra contro l’America e Israele.