Weinstein rilasciato su cauzione

Alla fine, Harvey Weinstein si è consegnato alla stazione di Polizia di Manhattan. Il produttore hollywoodiano, ex nome forte dell'Academy e al centro dello scandalo sulle molestie sessuali nell'ambito dello star system, si è recato nel primo pomeriggio in commissariato, per poi essere accompagnato dagli agenti in Tribunale, dove dovrà rispondere delle accuse lanciate contro di lui da due donne. Sono però oltre 70 le testimonianze di altrettante donne dello spettacolo (o comunque orbitanti attorno al mondo di Hollywood) che accusano Weinstein di presunti abusi sessuali, avances sgradite e, in alcuni casi, veri e propri tentativi di violenza. Al momento, a carico del fondatore della Miramax, pesano due accuse formali, una delle quali formulata dall'attrice Lucia Evans e risalente al 2004, per un fatto che sarebbe avvenuto proprio negli uffici della nota casa di produzione durante quello che sarebbe dovuto essere un provino: per questo episodio, Weinstein è accusato di atti sessuali di primo grado. Nel secondo caso, riguardante una donna rimasta anonima, la presunta violenza è costata al produttore un'accusa di stupro di primo e terzo grado. Il produttore è stato successivamente rilasciato su cauzione (1 milione di dollari) e con annesso braccialetto elettronico.

Il Movimento #metoo

Harvey Weinstein, arrivato in centrale attorno alle 13 (ora italiana), comparirà oggi stesso in Tribunale, per la prima volta dopo che, a partire da ottobre 2017, l'onda lunga del sexgate ha scosso dalle fondamenta l'intero mondo di Hollywood, trovatosi di fronte a uno dei peggiori scandali della propria storia. Fra le prime donne ad accusare il produttore l'attrice italiana Asia Argento, fra le aderenti al movimento #metoo, nato in seguito alle numerosissime accuse di abusi e violenze lanciate da attrici e altre donne orbitanti attorno al tempio del cinema di Los Angeles.

Weinstein in tribunale

Consegnandosi alla Polizia, Weinstein ha evitato l'arresto (la Procura di Manhattan stava formulando un mandato di cattura a suo carico) e, ora, potrà esporre davanti ai giudici la sua posizione: durante tutto il periodo del sexgate, nonostante le oltre 70 accuse lanciate contro di lui, il produttore si è sempre dichiarato innocente. Le testimonianze dettagliate rivelate sui suoi atteggiamenti, però, hanno provocato come immediata conseguenza l'abbattimento del suo prestigio a Hollywood e costretto l'Academy Award a espellerlo dalla commissione. Nonostante questo Weinstein, scortato dagli agenti, ha lasciato in manette la stazione di Polizia di Lower Manhattan mantenedo tuttavia un atteggiamento disinvolto e sfoggiando anche un sorriso anche se, a suo carico, sono state avviate inchieste anche a Londra e Los Angeles.