Violenze continue in Yemen: 33 miliziani sciiti uccisi in un attentato

Non si fermano le violenze nello Yemen. Almeno 33 persone sono rimaste uccise in un attentato dinamitardo a nel centro del Paese. Secondo quanto riferito dall’emittente satellitare “al Arabiya” l’attacco è stato condotto contro i miliziani sciiti e ha coinvolto la casa di un leader tribale. L’attentatore suicida alla guida di un veicolo pieno di esplosivo si è scagliato contro la casa di un capo sciita a Kahra, villaggio a nord-est di Radda, nella quale si svolgeva una riunione di combattenti Houthi. La forte esplosione, hanno raccontato i testimoni, ha scosso tutto il vicinato distruggendo le abitazioni e le auto circostanti.Nell’attentato è rimasto ucciso il capo sciita che ospitava il vertice.

Gli Houthi, dopo aver preso il controllo di numerosi quartieri della capitale Sanaa nel mese di settembre, stanno avanzando nelle regioni centrali del Paese, incontrando una sempre maggiore resistenza delle tribù sunnite e dei militanti di al-Qaeda.La città di Rada è stata teatro, il mese scorso, di aspri combattimenti tra i militanti del movimento di Abdul-Malik al-Houthi e al-Qaeda, con decine di perdite da ambedue le parti.

Le continue violenze nello Yemen avrebbero convinto l’ambasciata Usa ad aggiornare i suoi piani di evacuazione del personale. Il Dipartimento della Difesa americano ha confermato che ci sono stati nei giorni scorsi contatti con il Pentagono per una valutazione sulla situazione della sicurezza nella rappresentanza diplomatica Usa a Sanaa.