VIENNA, RAGGIUNTO L’ACCORDO SUL NUCLEARE IN IRAN

L’accordo sul nucleare iraniano è realtà. L’annuncio è arrivato ieri pomeriggio dall’agenzia di stampa Associated Press che cita due fonti diplomatiche impegnate nei negoziati di Vienna tra l’Iran e i ‘5+1’. Il testo sarebbe pronto già da ieri, mentre oggi (scadenza della deadline) sarebbe programmato l’annuncio ufficiale alla stampa se il testo, inviato alle parti, non solleverà obiezioni dell’ultimo minuto. Il segretario di Stato americano John Kerry si era detto “fiducioso” sulla risoluzione dopo un incontro avvenuto domenica con il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif. Secondo Kerry “alcune cose difficili” rimangono sulla via di un’intesa, ma “stiamo arrivando ad alcune decisioni vere”.

La notizia del trovato accordo sul nucleare iraniano non ha raccolto consensi in Israele. Secondo il premier Netanyahu, l’intesa con l’Iran “rappresenta un pericolo per la pace nel mondo” perché “l’Iran avrà così la strada aperta per la confezione di molte atomiche e disporrà di centinaia di miliardi di dollari per il suo apparato terroristico e per le sue conquiste”. Dello stesso parere Moshe Yaalon, ministro della Difesa israeliano, in visita in Italia in queste ore. “Noi in Israele non siamo per nulla contenti di questo accordo che non porterà nulla di buono alla regione” dichiara Yaalon. “Bisogna intendersi innanzitutto sull’Iran e sul suo ruolo nella regione. Questo paese da anni è diventato non solo il primo esportatore di terrorismo, ma soprattutto il primo sostenitore di una fazione, quella sciita, in uno scontro totale con i governi e gli stati che si rifanno ai sunniti. Dall’Iraq, allo Yemen, al Libano, al Bahrein i capi iraniani esportano il loro sostegno a movimenti terroristici, a milizie che contribuiscono a destabilizzare la regione”.