Viaggi in Nordcorea vietati ai cittadini Usa, Pyongyang: “Decisione disgustosa”

La Corea del Nord critica la decisione del Dipartimento di Stato americano di vietare ai cittadini con passaporto statunitense di recarsi nel Paese asiatico. L’agenzia di stampa ufficiale Kcna definisce la decisione Usa come “disgustosa“.

Il Dipartimento ha motivato l’iniziativa, che entrerà in vigore il primo settembre per una durata iniziale di un anno, con i rischi che potrebbero derivare ai cittadini di essere arrestati o detenuti nel Paese. Solo giornalisti e operatori umanitari potranno essere esentati dal divieto. Washington ha chiesto inoltre ai cittadini americani presenti in Nord Corea di lasciare il Paese entro quella data.

Le restrizioni ai viaggi sono dovute “al serio e crescente rischio di arresto e di lunga detenzione dei cittadini americani” che negli ultimi mesi ha intensificato le sue provocazioni alla comunità internazionali con i test nucleari e missilistici.

L’agenzia Kcna ha rigettato le giustificazioni degli Stati Uniti, assicurando che i visitatori stranieri non hanno alcun motivo di sentirsi minacciati dalla Corea del Nord. “Le nostre porte saranno sempre aperte a tutti gli americani che visitano il nostro Paese e che hanno voglia di conoscere le nostre realtà“.

La decisione Usa è arrivata dopo la morte, a giugno, di uno studente americano, Otto Warmbier, condannato l’anno scorso per aver tentato di rubare un banner di propaganda in un hotel nordcoreano. La Kcna, senza citare il caso e il nome del ragazzo, ricorda che il Paese ha inflitto “condanne eque” ad alcuni cittadini statunitensi che hanno compiuto atti sovversivi contro il regime. Le autorità di Pyongyang sostengono che Warmbier sia entrato in coma dopo aver assunto un sonnifero e a causa del botulismo, ma i medici americani hanno smentito questa versione, non avendo trovato alcuna traccia di questa .