Venti di guerra fredda e la Cina vede Kissinger

Pechino e Washington devono evitare una “mentalità da guerra fredda” e di “cadere nella trappola di un gioco a somma zero” nelle relazioni bilaterali. Così ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che a New York ha incontrato l'ex segretario di Stato Usa, Henry Kissinger, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu.

Dialogo difficile

“Di recente”, ha detto Wang secondo quanto riporta un comunicato diffuso a Pechino dal ministero degli Esteri, “certe forze statunitensi hanno intaccato la reputazione della Cina, creando sentimenti di antagonismo che hanno causato una grave danno all'atmosfera dei legami tra Cina e Stati Uniti”. Nel colloquio con l'artefice delle relazioni tra Cina e Stati Uniti, Wang ha chiesto agli Usa “una corretta percezione” reciproca, incontrandosi “a metà strada”. 

Ai ferri corti

Cina e Stati Uniti sono divisi non solo dalla guerra commerciale, che sta vivendo una forte escalation, dopo l'ultimo round di tariffe su duecento miliardi di dollari di merci importate dalla Cina che l'amministrazione Usa guidata da Donald Trump ha fatto scattare, ma anche sul piano militare, dopo l'approvazione della vendita di componenti per armamenti a Taiwan per 330 miliardi di dollari, che ha suscitato la protesta di Pechino.
La doppia sfida degli Usa alla Cina, economica e militare, è stata al centro di un editoriale dai toni forti pubblicato oggi dal quotidiano China Daily. “Ora che l'amministrazione Trump sta cercando aggressivamente di sfidare gli interessi della sia sul fronte economico che militare, ci si chiede se Washington voglia danneggiare permanentemente le relazioni sino-statunitensi”, e la Cina, prosegue il quotidiano, “non dovrebbe solo prepararsi per il peggio, ma essere pronta a rispondere in maniera appropriata alle provocazioni degli Stati Uniti”.