Venezuela: plebiscito contro Maduro, il 98,4% degli elettori boccia la riforma della costituzione

Plebiscito contro Nicolas Maduro. Oltre 6 milioni di venezuelani (6.387.854 per la precisione, pari al 98,4% dei partecipanti) hanno bocciato il piano del presidente socialista di riscrivere la costituzione. I dati, riferiti dall’agenzia spagnola Efe, sono stati forniti dalla Commissione dei garanti, la quale, insieme con le forze di opposizione, ha organizzato questo referendum simbolico contro il progetto di Assemblea Costituente.

Il voto si è svolto in un clima di terrore, nel quale non sono mancati scontri e morti, specie a Caracas. Secondo la procura almeno una persona è rimasta uccisa nella capitale, ma dirigenti oppositori riferiscono di 2 vittime e 4 feriti gravi. Quella di oggi è stata una prova di forza da parte della Mud (Mesa de unidad democratica) al fine di contrastare il progetto del presidente che punta alla creazione di un’assemblea costituente, per ottenere di fatto pieni poteri nel Paese.

In diversi quartieri della capitale ci sono state lunghe file di cittadini pronti a rispondere ai tre quesiti posti da un referendum appunto non ufficiale ma politicamente molto rilevante per il futuro del Paese. Per molte ore non ci sono state notizie di incidenti gravi provocati da gruppi vicini al governo. “Ci sono stati dei tentativi di sabotaggio, ma il processo elettorale è andato avanti. Ogni nostra aspettativa è stata superata”, ha sottolineato uno dei dirigenti oppositori, il vicepresidente del parlamento Freddy Guevara.

Poi però i riflettori dei media sono rimasti puntati su Catia, una zona popolare ad ovest della capitale, dove centinaia di persone hanno contestato al grido di “assassini” la presenza a bordo di un veicolo di un gruppo di militari della “Guardia Nacional“, in prima fila da tempo nel reprimere le manifestazioni antichaviste. In una situazione di panico e caos, un consistente gruppo di elettori ha quindi cercato rifugio nella vicina chiesa di El Carmen. Carlos Ordariz, dirigente oppositore della zona, nota per essere un bastione “chavista”, ha riferito di un attacco sferrato da “gruppi paramilitari armati“: il bilancio, ha precisato, è stato di due persone morte e di almeno altre quattro ferite in modo grave. La vittima accertata è una donna, Xiomara Escot, un’infermiera di 61 anni.