Venezuela, manifestazioni a Caracas: morto un agente

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Continuano le schermaglie tra Governo e opposizione in Venezuela che ora si accusano a vicenda di promuovere gli episodi di violenza che si sono verificati durante le manifestazioni antigovernative che si sono svolte a Caracas. Nei tafferugli che si sono verificati nella città venezuelana, un agente è stato ucciso, mentre 140 manifestanti sono rimasti feriti, cinque di loro da colpi di arma da fuoco. Altri 147 dimostranti sono stati arrestati.

Il ministro degli Interni, Nestor Riverol, ha reso noto che un agente della polizia dello stato di Miranda – a nord di Caracas – è stato ucciso da un colpo di arma da fuoco, e altri due sono rimasti feriti, mentre cercavano di sbloccare una strada nazionale sulla quale un gruppo di manifestanti aveva eretto una barricata. Henrique Capriles, ex candidato presidenziale dell’opposizione nonché governatore di Miranda, ha confermato la notizia su Twitter, condannando l’episodio di violenza e annunciando l’apertura di un’inchiesta. Cinque manifestanti sono stati ricoverati con ferite di arma da fuoco a Maracaibo, capitale dello stato di Zulia.

L’escalation di tensioni tra governo ed opposizione ha raggiunto nuovi livelli dopo che nei giorni scorsi l’Assemblea Nazionale ha approvato l’apertura di un procedimento nei confronti del presidente Nicolas Maduro. Il capo di Stato ha parlato di “golpe parlamentare” e per correre ai ripari ha convocato il consiglio nazionale di sicurezza ed ha annunciato che il 30 ottobre aprirà un tavolo di trattative con i delegati dell’opposizione per cercare di trovare delle soluzioni alla crisi economica e sociale che oramai da mesi tiene sotto scacco il Venezuela.