Venezuela. Maduro: “Chi è contro di me, è ‘pro-yankee'”

“Adesso è un momento di riflessione, o sei un patriota venezuelano o sei pro-yankee”. Il presidente Nicolas Maduro ha arringato così le folle, al termine della marcia “antiimperialista” che ha organizzato ieri per le strade di Caracas.

La minaccia di Trump

La manifestazione ha visto migliaia di sostenitori del chavismo uniti nella risposta alla minaccia degli Stati Uniti di un intervento militare nel Paese sudamericano, che il presidente Usa Donald Trump ha lanciato venerdì scorso.

“Abbiamo molte opzioni per il Venezuela, ivi compresa una possibile opzione militare se è necessaria”, ha tuonato il tycoon newyorkese.

Esercitazioni militari

A seguito di queste osservazioni della Casa Bianca sulla crisi politica in corso in Venezuela, Maduro ha ordinato alle forze armate venezuelane di tenere esercitazioni militari.

“Ho ordinato allo Stato maggiore delle forze armate – ha spiegato Maduro alle folle – di preparare un’esercitazione civile-militare della difesa armata integrata della nazione venezuelana” che si terrà il 26 e 27 agosto prossimi.

Proclami da battaglia

Gli echi di guerra riecheggiano anche nei proclami al popolo. Il presidente venezuelano ieri ha chiamato i suoi sostenitori ad essere pronti a combattere contro quello che ha chiamato “lo stivale imperialista Yankee“.

“Gridiamolo assieme e che si senta fino a Washington, il popolo del Venezuela dice: ‘Trump, go home!’”, ha scandito Maduro all’unisono con le migliaia di persone scese in strada a Caracas.

Processi pubblici contro gli oppositori

Il pensiero di Maduro non va soltanto a Washington. Il presidente venezuelano continua infatti ad occuparsi anche di quelli che considera “venditori della patria” entro i propri confini. Ieri ha affermato che la Costituente che lui stesso ha promosso deve organizzare processi pubblici, trasmessi in diretta radiotelevisiva, contro i leader dell’opposizione.

“Ho chiesto alla Commissione per la Verità, la Giustizia e la Pace della Costituente che convochino un processo contro i venditori della patria che hanno istigato la violenza e chiesto un intervento militare contro il Venezuela e appoggiato le minacce di Donald Trump“.