Venezuela: al via lo sciopero generale contro Maduro, il governo minaccia sanzioni

E’ iniziato in Venezuela lo “sciopero civico nazionale” proclamato dall’opposizione per protestare contro la riforma costituzionale voluta dal presidente Nicolas Maduro. Il tutto avviene a 10 giorni dalle elezioni dei delegati dell’Assemblea Costituente, considerata incostituzionale e antidemocratica dalle forze anti-chaviste. La mobilitazione è stata convocata per 24 ore dalle 6 del mattino (le 12 in Italia), e sarà accompagnato da altre forme di protesta: blocchi stradali, manifestazioni di piazza e mobilitazioni politiche sono previsti a Caracas e in molte altre località del Paese.

Il governo di Nicolas Maduro ha annunciato che applicherà sanzioni contro le aziende che aderiscano allo sciopero generale. “Una sospensione delle attività che non sia in regola con la legge comporta sanzioni”, ha detto il ministro del Lavoro, Nestor Ovalles, in un’intervista televisiva, aggiungendo che “se dobbiamo applicare queste sanzioni allora lo faremo, con rigore ed energia”. Ovalles ha definito “irresponsabile” convocare scioperi di protesta politica “che non sono contemplati dal diritto del lavoro“, sottolineando che “gruppi mobili di ispettori” controlleranno la situazione in varie regioni del paese, per assicurarsi che “si tratti di un’altra giornata di assoluta normalità“.

Molti esponenti della società venezuelana sono intervenuti nei giorni passati per invitare Maduro a fare un passo indietro. L’ultimo è stato Gustavo Dudamel, direttore della sinfonica nazionale del Venezuela e della Filarmonica di Los Angeles. “Il modo in cui le autorità del mio paese hanno portato avanti questa iniziativa non fa che esacerbare lo scontro nazionale, invece di tentare di risolverlo”, ha scritto Dudamel in un articolo pubblicato dal quotidiano spagnolo El Pais. “Il quadro costituzionale vigente – ha aggiunto – non è stato rispettato” dal governo di Maduro per lanciare la riforma. Il direttore ha segnalato che malgrado domenica scorsa “milioni di compatrioti abbiano espresso il loro rifiuto dei piani del governo, i venezuelani non abbiano potuto finora manifestarsi pubblicamente, attraverso un voto vincolante” contro la riforma di Maduro. “Chiedo vivamente al governo venezuelano di sospendere la convocazione dell’Assemblea Costituente”.