Usa, Trump attacca i media su Charlottesville: “Siete stati disonesti”

E’ ancora Trump contro media. Il palco dell’offensiva, stavolta, è stato quello di Phoenix, capitale dell’Arizona e teatro di una nuova contestazione contro il presidente degli Stati Uniti. Al centro delle polemiche, come ormai da diversi giorni a questa parte, restano i fatti di Charlottesville e, in modo ancor maggiore, le reazioni del Tycoon dopo le violenze avvenute contro i manifestanti antirazzisti durante la loro marcia, le quali hanno portato alla morte di una giovanissima dimostrante e al ferimento di numerose persone. A tale proposito, all’indomani degli episodi di Charlottesville il presidente aveva condannato il comportamento violento dei gruppi di estrema destra (in particolare i suprematisti bianchi), rispondendo alle numerose pressioni esercitate su di lui dopo aver mancato di prendere immediatamente posizione contro i gruppi estremisti. Una posizione modificata appena un giorno dopo, con la critica rivolta anche agli esponenti della sinistra, indicati anch’essi come aggressivi.

Trump vs stampa

In questo quadro si è inserito il nuovo attacco ai media rei, secondo Trump, di essere stati “disonesti” e di non aver reso correttamente le sue reazioni dopo Charlottesville. Passando in rassegna la cronologia delle sue dichiarazioni, il presidente Usa ha spiegato di aver “condannato i neonazisti, i suprematisti bianchi e il KKK ma i media non lo hanno riportato”. Nella sua analisi in conferenza, l’inquilino della Casa Bianca ha indicato alcune testate in particolare come “fonte delle divisioni nel nostro Paese” poiché “danno fake-news”. Poi, rivolgendosi ai suoi sostenitori di Phoenix, ha detto che “stanno tentando di portarci via la nostra storia e la nostra cultura”, spiegando che, secondo quanto riportato “dal secret service, là fuori non sono in molti a protestare”.

Tafferugli a Phoenix

Al termine del comizio, tuttavia, sono stati registrati alcuni momenti di tensione all’esterno della sede della conferenza. Stando a quanto riferito dalla Cnn, la Polizia è stata costretta a intervenire contro i dimostranti, utilizzando dei lacrimogeni per disperdere la folla. Le ricostruzioni delle Forze dell’ordine parlano di alcuni lanci di bottiglie, mentre non è ancora chiaro se vi siano o meno stati dei contatti fra i manifestanti pro e contro Trump. Quel che è certo, è la prosecuzione di una polemica che, di giorno in giorno, non accenna a diminuire. Sintomo anche di una politica presidenziale che continua a dividere.