USA INSERISCONO KIM YONG UN NELLA LISTA DELLE SANZIONI, PYONGYANG: “HANNO SUPERATO LA LINEA ROSSA”

Ancora uno screzio – non di poco conto – tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Questa volta gli animi si sono scaldati dopo la decisione degli Usa di inserire il nome del leader supremo Kim Yong Un nella lista delle sanzioni contro Pyongyang per la violazione dei diritti umani. Decisione che ha fatto infuriare la Corea del Nord. “Hanno oltrepassato la linea rossa”, ha dichiarato Han Song Ryol, un alto funzionario governativo coreano, durante un’intervista all’Associated Press.

Lo scorso 7 giugno il ministero degli Esteri di Pyongyang, secondo quanto riporta l’agenzia nordcoreana Kcna, aveva già dichiarato che questo atto equivale a una formale dichiarazione di guerra. “Quello che gli Stati Uniti hanno fatto questa volta, non contenti di calunniare malignamente la Repubblica popolare democratica di Corea, è il peggior crimine che non potrà essere perdonato”. “Noi ancora una volta facciamo appello alla Corea del Nord perché si astenga da azioni e dalla retorica che crea solo ulteriori tensioni nella regione”, aveva risposto il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, John Kirby.

Le sanzioni che gli Usa hanno varato contro Pyongyang non riguardano il programma militare nucleare della Corea del Nord, ma sono state rivolte direttamente contro il dittatore Kim e altre dieci persone per la violazione dei diritti umani. Secondo gli Stati Uniti infatti, tra le 80mila e le 120mila persone, tra cui bambini, sono detenuti in campi di prigionia. Le torture e gli abusi ai danni di dissidenti politici sono stati anche documentati dalla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.