Usa: i democratici sprangano le porte del Congresso a Netanyahu

I democratici americani hanno chiesto al presidente della Camera dei rappresentanti, John Boehner, di rinviare l’intervento di Netanyahu previsto al Congresso il 3 marzo. Il presidente Obama ignaro dell’invito, oltre ad aver visto violare la sua figura istituzionale si è ritrovato a districarsi in un vero e proprio incidente diplomatico.

La proposta di posticipare l’incontro è stata avanzata in una lettera firmata da tre senatori democratici in cui si legge che l’invito al politico israeliano può definirsi “dannoso per tre motivi: indebolisce la politica estera del presidente; pone uno stretto alleato al centro di un dibattito politico interno e favorisce un candidato in un’elezione straniera”. La visita di Netanyahu infatti è prevista due settimane prima delle elezioni legislative d’Israele fissate per il 17 marzo.

Nella missiva scritta dai deputati viene sottolineata l’importanza del rapporto Usa-Israle che in un contesto di votazioni per il governo potrebbe risultare “un gioco politico sleale”. I democratici chiedono con determinazione di “rinviare l’invito al premier a quando gli israeliani avranno votato e noi avremo terminato la nostra riflessione sulle leggi riguardo l’Iran”.

La lettera contiene inoltre un’accusa a Boehner sul tentativo di di promuovere nuove restrizioni commerciali contro l’Iran che potrebbero indebolire gli importanti negoziati tra i paesi del 5+1: Russia, Stati Uniti, Cina, Francia, Regno Unito e Germania.