Usa e Russia, altro caso: urto sfiorato fra due navi

Rischia di trasformarsi in un incidente diplomatico l'urto sfiorato nel Mar Cinese Orientale fra un incrociatore missilistico americano e un cacciatorpediniere russo. Secondo quanto riportato dai media degli Stati Uniti, le due navi sarebbero arrivate davvero molto vicine, addirittura tra i 15 e i 50 metri, sfiorando un contatto che avrebbe potuto provocare serie conseguenze. Evitato l'impatto, entrambi gli equipaggi avrebbero iniziato a rimpallarsi la responsabilità, accusandosi reciprocamente di aver eseguito manovre pericolose e di essere stati costretti ad altrettante manovre di emergenza per evitarle. Il primo a dar conto dell'accaduto è stato il portavoce della Marina degli Stati Uniti, il commodoro Clayton Doss, il quale ha dichiarato alla Cnn che “un cacciatorpediniere russo ha fatto una manovra pericolosa contro la Uss Chancellorsville, chiudendo a 50-100 piedi e mettendo a rischio la sicurezza del suo equipaggio e della nave. Questa azione non sicura ha costretto Chancellorsville a invertire tutti i motori a pieno regime e a manovrare per evitare la collisione”.

La situazione

Un'accusa, quella statunitense, immediatamente rispedita al mittente dalla controparte russa, secondo la quale sarebbe stata proprio la Uss Chancellorsville che, stando a quanto affermato, avrebbe “improvvisamente cambiato direzione”. Comunque sia andata la vicenda, al di là dello scampato pericolo, resta un ulteriore fattore di tensione a pesare nei rapporti fra i due Paesi, in un periodo già di per sé tutt'altro che semplice sul fronte geopolitico, condizionato dalle recenti dispute sul Venezuela ma, più recentemente, anche dall'accusa (da parte statunitense) alla Russia di essere responsabile di aver intercettato un aereo americano. Inutile dire che, visto anche il luogo dell'incidente sfiorato, la discussione si sia estesa anche sul fronte cinese: Vladimir Putin, dopo aver incontrato al Cremlino il presidente Xi Jinping, ha fatto sapere che le relazioni fra Russia e Cina hanno raggiunto livelli senza precedenti e che le posizioni geopolitiche del Paese si allineano con quelle di Pechino su molte questioni regionali oltre che internazionali. Più o meno la stessa cosa detta anche dal presidente cinese.

Incontri ad hoc

Nel frattempo, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Patrick Shanahan, si è detto preoccupato per la sicurezza dei marinati impiegati sulla nave. L'obiettivo, comunque, è risolvere la cosa senza troppi patemi, affidando il tutto a un confronto pacifico fra le due forze militari: “Avremo conversazioni da militare a militare con i russi e naturalmente li metteremo in discussione, per me la sua sicurezza è la cosa più importante, non ci scoraggerà mentre conduciamo le nostre operazioni”.