Usa, così l’ex capo del Pentagono contestava la politica di Obama

Il Wall Street Journal svela le lettere private dell’ex capo del Pentagono, Chuk Hagel, alla Casa bianca e contestualmente le sue preoccupazioni per la politica estera di Obama. Stando a quanto riportato dal quotidiano statunitense, Hagel avrebbe espresso a più riprese il suo disagio sulle scelte del presidente per quanto riguarda le azioni da intraprendere nei confronti della Russia e la strategia da portare avanti in Siria. In una prima lettera di circa due mesi fa il funzionario sosteneva con vigore la necessità di nuove misure nei confronti del Cremlino e maggiori sforzi per rassicurare i preoccupati alleati europei.

A questa prima lettera ne sarebbe poi seguita un’altra in cui il segretario della difesa chiedeva all’amministrazione di chiarire l’approccio in Siria dove si combatte l’Isis ma dove c’è anche da fare i conti con il regime di Assad. Secondo il Wsj la corrispondenza mostrerebbe il disagio e la frustrazione del capo del Pentagono, tenuto sempre più a margine delle decisioni maturate all’interno del team per la sicurezza del presidente Obama. Hagel, in particolare, critica in più di un passaggio l’indecisione mostrata dal Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca e la lentezza nel prendere le decisioni.

La notizia arriva in un momento poco favorevole per l’amministrazione Obama alle prese anche con il fallimento (o quasi) del negoziato sul nucleare dell’Iran. Una circostanza che mette a rischio la posizione di un altro pezzo grosso della cerchia del presidente: il segretario di Stato John Kerry.