“Un blocco navale Usa sarebbe un atto di guerra”

Un blocco navale americano sarebbe letto dalla Corea del Nord come una “dichiarazione di guerra“. Il monito del regime di Kim Jong Un è stato lanciato alla vigilia della seduta speciale del Consiglio di Sicurezza dell'Onu presieduta dal segretario di Stato Rex Tilleson e dedicata ai programmi nucleari e missilistici del Paese eremita. “Un blocco sarebbe un atto gratuito di violazione della sovranità e della dignità di uno Stato indipendente e un atto di guerra e di aggressione che non può essere tollerato“, ha tuonato la Kcna.

Rischi

Della crisi coreana è tornato a parlare il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che ha messo in guardia sul pericolo di “procedere come sonnambuli verso una guerra in Corea del Nord che potrebbe avere conseguenze drammatiche“. Durante il suo viaggio in Giappone, dove ha incontrato il premier Shinzo Abe, Guterres ha affermato che gli sforzi unificati per attuare pienamente le sanzioni a Pyongyang sono la chiave per risolvere la crescente minaccia nucleare e missilistica. “L'unità del Consiglio di Sicurezza è cruciale”, ha precisato Guterres, sottolineando che “le risoluzioni dell'organo Onu devono essere attuate pienamente da Pyongyang prima di tutto, ma anche dagli stati membri, il cui ruolo è fondamentale per raggiungere il risultato a cui tutti miriamo, ovvero la denuclearizzazione della penisola. E' importante che le parti capiscano l'urgenza di trovare una soluzione, evitando quel tipo di confronto che potrebbe avere conseguenze tragiche per tutti”.

Mai più la guerra

Nel corso di un summit andato in scena a Pechino, intanto, il presidente cinese Xi Jinping e quello sudcoreano Moon-Jae-in hanno concordato sul fatto che nella penisola non debbano esserci più guerre e che la denuclearizzazione debba essere raggiunta con il dialogo e i negoziati. Secondo i due leader “il miglioramento dei rapporti tra Sud e Nord” aiuterà il percorso sull'abbandono delle ambizioni atomiche di Pyongyang. Xi ha ricordato che solidi rapporti tra Pechino e Seul avrebbero avuto benefici diretti su entrambi i Paesi auspicando un'ulteriore sviluppo della partnership.

Il summit

I risultati del summit, avvenuto in serata, sono stati diffusi dai media cinesi e sudcoreani. L'agenzia Yonhap, ad esempio, ha riferito che i due presidenti hanno raggiunto un accordo su quattro principi di base negli sforzi per trattare con la Corea del Nord sulle sue ambizioni nucleari, tra cui quello di “inammissibilità di una nuova guerra sulla penisola coreana”, ha spiegato Yoon Young-chan, il funzionario più stretto di Moon sui rapporti coi media.