Ultimatum degli Houthi in Yemen: tre giorni per risolvere il vuoto di potere

Si aggrava la situazione in Yemen, alle prese con un pericoloso vuoto di potere dopo le dimissione del presidente e del primo ministro. La milizia sciita Houthi ha posto oggi un ultimatum di tre giorni per risolvere la situazione. I ribelli e i loro alleati hanno chiesto ai partiti “di raggiungere una soluzione e riempire il vuoto” entro tre giorni, oppure “la leadership rivoluzionaria” si “prenderà cura della situazione dello stato”. Non è stato precisato quali passi intenda fare allo scadenza del termine stabilito.

La deadline è stato posta dopo la fine di una riunione presso il palazzetto dello sport di San’a, a cui ha preso parte l’ex presidente Ali Abdullah Saleh, ma che è stato boicottata dagli altri principali movimenti politici dello Yemen. La milizia aveva occupato il palazzo presidenziale e i principali edifici governativi di San’a il 20 gennaio, costringendo il presidente Abedrabbo Mansour Hadi e il suo primo ministro a offrire le dimissioni. L’inviato dell’Onu Jamel Benomar ha avvertito che il presidente e il suo gabinetto sono di fatto agli arresti domiciliari e che la violenza potrebbe esplodere in qualsiasi momento.