Ucraina, tregua violata a Debaltsevo. Biden accusa la Russia

La tregua nell’est Ucraina siglata a Minsk si è già spezzata. Se in buona parte del Paese il “cessate il fuoco” – formalmente in vigore dalla mezzanotte di domenica scorsa – sembra essere rispettato, a Debaltsevo, località strategica per il controllo dell’intera regione, i cannoni continuano a sparare. La rottura della tregua è stata ufficialmente confermata dagli osservatori dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) che hanno testimoniato l’entrata in città delle milizie filorusse martedì scorso.

Il vicepresidente americano Joe Biden ha parlato al telefono con il presidente ucraino Petro Poroshenko martedì sera. Biden ha sottolineato la condanna della Casa Bianca alla violazione del “cessate il fuoco” imputandola a Mosca: “Se la Russia continuerà a violare gli accordi di Minsk, dopo appena tre giorni dall’entrata in vigore della tregua – ha dichiarato Biden nel colloquio con Poroshenko – il prezzo da pagare sarà più pesante”.

Ferma condanna anche dal Consiglio di sicurezza dell’Onu che chiede di “cessare immediatamente le ostilità” in Ucraina. Dal Palazzo di Vetro si esprime preoccupazione per la ripresa dei combattimenti a Debaltsevo, si invitano tutte le parti a rispettare gli impegni presi a Minsk e si chiede di consentire alla missione Osce di monitorare l’effettiva realizzazione degli accordi.