Ucraina: “tregua subito o nessuna pace con il Cremlino”

Nelle ultime 24 ore sono ripresi i bombardamenti nell’autoproclamata repubblica di Donetsk, nella zona sud est dell’Ucraina. A darne l’annuncio è il ministro della Difesa dei ribelli Eduard Basuin, che ha anche dichiarato che cinque civili sono morti mentre altri 26 sono rimasti feriti. Poco prima i separatisti avevano comunicato un resoconto di due civili morti e 11 feriti, solo nella città di Donetsk. Ma il bilancio di questi giorni, tra domenica e lunedì, sembra destinato a salire.

Infatti dalla roccaforte dei miliziani fanno sapere che i feriti – dai bombardamenti avvenuti tra domenica e lunedì – ammontano a 44 persone, tra cui ci sono anche 4 bambini. Ma anche le forze armate di Kiev sono state duramente colpite, infatti tra le loro file sono state registrate tre morti e 66 feriti, solo nelle ultime ventiquattro ore. Nel frattempo le autorità dell’Ucraina hanno accettato l’offerta di pace che arriva dal Cremlino: ritireranno l’artiglieria pesante, ma solo se verrà firmato un programma per portare a buon fine gli accordi di Minsk e se si manterrà la tregua nel sud est ucraino, a partire da oggi.

 

manuela.petrini@interris.it