Ucciso il killer di Strasburgo

Cherif Chekatt, il killer di Strasburgo, è stato ucciso dalla Polizia nel corso di un blitz effettuato dalle Forze speciali. Un'operazione che, come riferito da fonti delle Forze dell'ordine francesi, è stata messa in atto nel quartiere di Neudorf, dove l'uomo si era recato subito dopo l'attentato al mercatino di Natale, nel quale erano morte tre persone e altre 11 erano rimaste ferite. Secondo quanto riportato, il 29enne sarebbe stato ucciso in rue du Lazaret e, al momento dell'offensiva della Polizia, aveva con sé una pistola e un coltello. Secondo alcuni testimoni, avrebbe urlato minacce contro gli agenti che lo braccavano. Sarebbe stato proprio il terrorista, inoltre, ad aprire per primo il fuoco, prima di essere neutralizzato dai poliziotti: l'uomo, messo alle strette, si è barricato all'interno di un deposito nei pressi della Plain-des-Bouchers, più vicino al quartiere Meinau che al Neudorf.

Caccia conclusa

Si conclude così una caccia all'uomo durata due giorni, nei quali quasi 700 uomini delle Forze dell'ordine hanno setacciato la città di Strasburgo e dintorni, con un susseguirsi di ipotesi che hanno parlato anche di una possibile fuga all'estero di Cherif. Nel frattempo, quattro persone erano state arrestate per legami con il terrorista (i suoi genitori e due fratelli). Decisiva la testimonianza del tassista che lo ha accompagnato a Neudorf, il quale ha sostenuto di essere stato risparmiato per via della sua fede (il suo taxi era pieno di simboli e oggetti di ispirazione islamica) e che lo stesso Cherif gli aveva detto che, con il suo gesto, voleva “vendicare i nostri fratelli morti in Siria”. In giornata, anche un'altra persona era stata fermata, un amico stretto di Chekatt, che lo aveva ospitato la notte precedente l'attentato.

Intanto, dall'agenzia di propaganda del sedicente Stato islamico, è arrivata la rivendicazione dell'attentato al mercatino di Strasburgo poiché, come sostenuto, Cherif Chekatt era un “soldato” dell'Isis che “ha portato avanti l'operazione per vendicare i civili uccisi dalla coalizione internazionale”.