Tusk avverte: “No a intese su misura”

Diventa sempre più difficile il dialogo fra Londra e Bruxelles sulla Brexit. Donald Tusk ha assicurato che l'Unione non vuole alzare “muri” ma avvertito che “un accordo sul libero scambio è l'unico modello possibile fra l'Unione europea e il Regno Unito dopo la Brexit” e non ci possono essere intese “su misura“.

No agli accordi parziali

Una chiusura, questa, ad accordi parziali come quelli per salvaguardare i servizi finanziari su cui punta il Regno Unito. Tusk ha sottolineato che l'addio britannico all'Ue “non renderà il commercio senza attriti o più facile, ma sarà più complicato e costoso di oggi per tutti noi”. Londra, ha spiegato, “ha scelto di lasciare il mercato unico e l'unione doganale e un accordo sul libero scambio è l'unico modello possibile”, ha spiegato Tusk presentando le linee guida negoziali dell'Unione sulle relazioni future con il Regno Unito, che dovrebbero essere adottate nel Consiglio europeo di marzo. “Comprendo e rispetto pienamente l'obiettivo politico di Theresa May di dimostrare che la Brexit potrebbe essere un successo e una scelta giusta”, ha aggiunto l'ex premier polacco, “ma mi dispiace. Non è il nostro obiettivo“. Tusk non ha nascosto le difficoltà dei negoziati. “L'Unione europea si augura un ambizioso accordo di libero scambio con il Regno Unito e noi faremo del nostro meglio”, ha assicurato, “è fuori questione che uno Stato non membro possa scegliere da un menu a' la carte” quali rapporti mantenere.

La posizione di Londra

La Gran Bretagna, da parte sua, è tornata a difendere la necessità di un accordo che salvaguardi almeno i servizi finanziari, senza che l'Ue recida i legami con la City. Il cancelliere dello Scacchiere britannico, Philip Hammond, fautore di una Brexit morbida, ha affermato che “se è stato fatto per gli Usa e il Canada, può essere fatto anche per” noi”. “Voglio essere chiaro”, ha aggiunto con tono vagamente minaccioso, “sul fatto che non solo è possibile includere i servizi finanziari in un accordo sul commercio, ma è di gran lunga nel reciproco interesse che sia così”. Per May è tempo “per i negoziatori Ue di dare impulso al loro lavoro e discutere con noi di una futura partnership commerciale ed economica“. La premier si è detta pronta ad approfondire “con il governo irlandese e con la Commissione anche i dettagli pratici d'una soluzione per il confine fra Irlanda del Nord e Irlanda”.