TURCHIA, ERDOGAN NON ESCLUDE LA PENA DI MORTE: “APPROVERO’ OGNI DECISIONE DEL PARLAMENTO”

Non esclude la pena di morte il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: a pochi giorni dal fallito tentativo di golpe da parte delle forze armate, il leader dell’Akp ammette che – pur essendo la pena capitale materia di competenza del Parlamento – il partito al potere dal 2002 discuterà con l’opposizione se punire o meno con la morte i responsabili del fallito colpo di Stato.

La Turchia aveva abolito la pena capitale nel 2004 come prerequisito per entrare di diritto nell’Unione Europea, ma ora questa aspirazione sembrerebbe passata in secondo piano rispetto al regolamento di conti con i protagonisti del golpe. Tra l’altro, l’entrata della Turchia nell’Ue è non è più tra le urgenze di Erdogan, mentre l’Europa ha disperatamente bisogno dell’appoggio turco per tenere a bada lo tsunami di profughi in fuga dalla Siria.

Nella sua prima intervista dopo il fallito golpe Erdogan aveva dichiarato alla Cnn di voler rispettare qualsiasi decisione presa dal Parlamento: “ci troviamo di fronte ad un evidente crimine di tradimento. Ma ovviamente spetterà al Parlamento assumere una decisione di valore costituzionale. Per cui i leader (dei diversi partiti) dovranno incontrarsi e discuterne. Se accetteranno di discuterne, come presidente approverò ogni decisione che verra’ presa in Parlamento”.

Erdogan, inoltre, ha anche annunciato che a breve sarà presentata agli Usa richiesta formale di estradizione del religioso ed ex sodale dello stesso presidente turco, Fetullah Guelen: “Abbiamo un reciproco accordo per l’estradizione dei criminali e ci dovrebbe essere reciprocita’ in questo genere di cose”.