TURCHIA, AUTOBOMBA CONTRO UNA SEDE DELL’AKP: 19 FERITI

E’ di almeno 19 feriti il bilancio dell’esplosione di un’autobomba piazzata davanti a una sede dell’Akp, partito di Recep Tayyip Erdogan, a Van, città dell’est della Turchia a maggioranza curda. Lo ha detto Burhan Kayaturk, deputato dell’Akp.

Ieri, il commissariamento governativo di 28 municipalità per presunti legami terroristici aveva scatenato dure proteste e scontri nel sud-est della Turchia. Tra i distretti di cui sono stati rimossi gli amministratori eletti del Dbp, branca locale del partito filo-curdo Hdp, 4 si trovano nella provincia di Van.

Oltre alle scorie del post golpe fallito la Turchia da qualche mese fronteggia l’emergenza terrorismo. Non solo quello dell’Isis (che ha messo Erdogan tra i suoi obiettivi) ma anche quello di matrice curda. Domenica la polizia ha sventato un possibile attentato in un cimitero di Dyarbakir. Quintali di esplosivo erano stati nascosti tra le tombe per uccidere Mehedi Eker, vicecapo del partito di governo, mentre si recava a far visita alla madre defunta.

Insieme a lui ci sarebbero state un centinaio di persone. “Era un piano per un vero massacro”, ha detto Eker alla tv NTV, aggiungendo che andrà comunque alla tomba. Le autorità non hanno precisato chi potrebbe essere il responsabile del tentato attacco. La regione di Diyarbakir è da anni teatro degli attentati del Pkk, il partito separatista curdo, da trent’anni in guerra con Ankara.