Trump presidente, le reazioni nel mondo

Nel congratularsi con Donald Trump, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha espresso la “speranza che rispetterà i diritti e le regole fondamentali“. Una richiesta inusuale, se pensiamo che è diretta al presidente della “più grande democrazia del mondo”, che testimonia quanta preoccupazione ci sia a livello europeo, e non solo.

Questo è un momento difficile nelle relazioni Usa-Ue – ha ribadito Schultz – ma Trump merita pieno rispetto”. “Le campagne elettorali sono cosa diversa dalla politica – ha aggiunto – spero che ora ci sia un ritorno alla razionalità e che Trump si attenga alla costituzione americana”. “Noi – ha concluso – siamo pronti a collaborare”.

Allarme in Sud Corea

L’Ufficio presidenziale sudcoreano ha convocato una seduta del Consiglio sulla sicurezza nazionale per discutere “il potenziale impatto delle elezioni presidenziali” Usa, riferisce l’agenzia Yonhap, in merito alla stretta attenzione sul voto Usa per gli effetti che ci sarebbero potuti essere in Asia a seconda del candidato vincente.

Donald Trump è stato visto da Seul con sospetto per l’approccio “non convenzionale” dichiarato verso la Corea del Nord, a differenza della continuità offerta da Hillary Clinton.

Parigi a Trump, ‘l’accordo sul clima non si tocca’

“Congratulazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano, libero!“, ha scritto su Twitter Marine Le Pen quando ancora non era arrivato l’annuncio ufficiale della vittoria del candidato repubblicano.

Imbarazzo all’Elieo: “Alla vigilia delle elezioni Usa l’Eliseo aveva preparato una unica lettera di congratulazioni a Hillary Clinton“: è quanto rivela la radio francese RTL, precisando che il palazzo presidenziale di Parigi non aveva “evidentemente neanche previsto all’ipotesi di una vittoria di Donald Trump”.

Il ministro francese dell’Ambiente, Ségolène Royal, non nasconde la sua preoccupazione riguardo l’elezione di Donald Trump e le dichiarazioni sul clima da lui fatte in passato: “Trump non potrà impedire la realizzazione dell’accordo sul clima. Non può, contrariamente a quello che ha detto, denunciare l’accordo” raggiunto lo scorso novembre alla Conferenza Internazionale sul Clima (Cop21) di Parigi. “Nel momento in cui vi parlo, sono 103 i Paesi che rappresentano il 70% delle emissioni di gas serra ad aver ratificato l’accordo”.

In Germania “un forte shock”

La ministra della Difesa tedesca, Ursula von der Leyen, parlando in tv ha definito “un forte shock” la vittoria che si stava profilando per Donald Trump. E, dando un assaggio del dibattito che si prevede in seno all’Alleanza atlantica, ha detto: “Anche noi europei sappiamo ovviamente, come partner della Nato, che Donald Trump da presidente chiederà ‘che fate voi per l’alleanza’.

“Ma anche noi chiediamo ‘come vi ponete nei confronti dell’alleanza?”, ha detto ancora la ministra come riporta l’agenzia Dpa ricordando che Trump ha sostenuto che gli europei dovrebbero fare di più per la propria sicurezza.

La posizione dell’Italia

“L’Italia continuerà con l’amicizia e la collaborazione con gli Usa, queste cose non cambiano, così come non cambia la nostra contrarietà al protezionismo e alle chiusure”, ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, “La vittoria di Donald Trump è un fatto importantissimo che cambierà molte cose nel mondo. E’ stato un fatto inatteso e che va espresso rispetto per risultato elettorale”.

La Nato resta una pietra angolare

“La Nato resta una pietra angolare della politica estera degli Usa e mantiene il sostegno di repubblicani e democratici, a prescindere da chi sarà il presidente”, ha assicurato Douglas Lute, ambasciatore Usa presso l’organizzazione transatlantica, citato dai media belgi. Durante la sua campagna, Trump aveva espresso dubbi sul futuro ruolo della Nato.