Trump Organization, Mueller chiede documenti

Altro punto di svolta nell'inchiesta sul Russiagate: il procuratore speciale Robert Mueller ha infatti emesso un mandato con il quale ha richiesto alla Trump Organization alcuni documenti interenti alla Russia e che, secondo quanto riportato dal 'New York Times' (che ha lanciato la notizia in esclusiva), sarebbero relativi alle attività commerciali di Donald Trump. Il quotidiano della Grande Mela, citando alcune fonti definite “informate in merito”, ha parlato di una richiesta che, riguardando documenti così collegati alle attività del Tycoon, avvicina in modo sensibile l'indagine alle stanze presidenziali, pur in contesti esterni all'attività della Casa Bianca. Al momento non è chiara la portata del mandato né perché il procuratore vi abbia fatto ricorso.

Indagini su denaro straniero

L'intento di Mueller, a questo punto dell'indagine, sarebbe far luce sulle eventuali entrate straniere che avrebbero potuto permettere all'entourage del candidato Trump di finanziare alcune delle sue attività politiche. Denaro che non riguarderebbe solo la Russia ma anche altri Paesi, tanto che nei giorni scorsi Mueller avrebbe interrogato anche un consulete degli Emirati Arabi. Nei giorni scorsi, erano stati analizzati anche alcuni rapporti commerciali della figlia di Trump, Ivanka, intrattenuti nello specifico con il costruttore malese Joo Kim Tiah per la realizzazione della Trump Tower di Vancouver. Un filone d'inchiesta che, di fatto, allarga il precedente anche su altri ambiti delle attività della famiglia dell'attuale presidente oltre che del suo staff, prima e durante la campagna elettorale del 2016.

Gli interrogatori

Dalla Casa Bianca non sono per ora arrivati commenti e nemmeno il legale Alan Futerfas, rappresentante della Trump Organization, ha risposto alle richieste di commento della stampa statunitense. Va detto che, finora, l'azienda ha collaborato pienamente con gli investigatori, fornendo diversi tipi di documentazione per le indagini. L'ultima richiesta, però, riguarda specificatamente la Russia, con la T.O. che aveva già dichiarato di non possedere nessun immobile in quel Paese anche se, come rivelato sempre dal 'Nyt', negli ultimi giorni un testimone ascoltato da Mueller sarebbe stato interpellato riguardo un possibile accordo immobiliare con Mosca, oltre che su una particolare mail del 2015 nella quale si sarebbe parlato addirittura di una Trump Tower nella capitale russa. Elementi che, secondo il quotidiano newyorkese, sarebbero al momento al vaglio degli investigatori anche se, almeno per il momento, non sussistono ulteriori supporti a tali tesi.