Trump, nessuna misura contro bin Salman

Non ci saranno ripercussioni, da parte degli Stati Uniti, per quanto riguarda il caso Khashoggi. Il presidente Trump, infatti, non sarebbe intenzionato a intraprendere offensive diplomatiche nei confronti del principe saudita Mohammed bin Salman, in relazione alla vicenda del cronista rimasto ucciso all'interno del consolato saudita a Istanbul e, successivamente, fatto sparire dopo essere stato smembrato. Secondo quanto riferito dalla Cnn, la Casa Bianca non avrebbe intenzione di muoversi contro bin Salman, barcamenandosi tra “le sue priorità di politica estera e la necessità di gestire strette relazioni con il principato saudita”. Anche in questa circostanza, per Trump vale il concetto di “America First”: “Abbandonare l'Arabia Saudita sarebbe un errore terribile… E' un'equazione molto semplice per me, sto cercando di rendere grande l'America di nuovo e prima parlo di lei”.

Dichiarazioni e critiche

A ogni modo, Trump ha precisato che “le nostre agenzie di intelligence continuano a valutare tutte le informazioni”, anche se “potremmo non sapere mai tutti i fatti riguardanti l'omicidio di Jamal Khashoggi”. Poi, tornando alle esigenze di politica estera, ribadisce: “In ogni caso, il nostro rapporto di alleanza con il Regno dell'Arabia Saudita è stato di grande importanza nella nostra importantissima lotta contro l'Iran”. Una presa di posizione che, inevitabilmente, ha creato malumori all'interno non solo dell'opposizione ma anche del suo stesso schiaramento, in particolare fra i legislatori, concordi nell'interpretare in modo negativo la scelta di Trump di non adottare misure contro bin Salman, di fatto accrescendo il potere di un regime che, cita ancora la Cnn, avrebbe ammesso di aver ucciso una voce critica.

Pesante la critica, arrivata via Twitter, del senatore repubblicano Rand Paul: “Sono abbastanza sicuro che questa affermazione sia 'Arabia Saudita First', non 'America First'”. E ancora: “Sono anche abbastanza sicuro che sia stato scritto da John Bolton”. Ancora più ficcante un altro repubblicano, Bob Corker: “Non avrei mai pensato che avrei visto il giorno in cui una Casa Bianca sarebbe stata al chiaro di luna come un'agenzia di pubbliche relazioni per il principe ereditario dell'Arabia Saudita”.