Trump: “Carovane fermate, ora serve il muro”

Donald Trump torna a invocare il “grande muro” al confine col Messico per scongiurare l'ingresso dei migranti provenienti dal Centro e dal Sudamerica negli Stati Uniti

Carovane respinte

“Le grandi carovane dirette verso il nostro Paese non hanno superato i muri e le recinzioni realizzate per l'occasione, gli agenti alla frontiera e i soldati“, ha scritto su Twitter il presidente. I migranti “ora sono in Messico o stanno tornando nei loro Paesi d'origine”, ha aggiunto il leader di Washington, rivolgendo un plauso alle forze dell'ordine e ai militari che “hanno fatto un lavoro fantastico garantendo la sicurezza del nostro confine meridionale”. Un grande muro, ha aggiunto, “sarebbe, tuttavia, la soluzione più semplice e meno costosa. Abbiamo già costruito nuove enormi sezioni e siamo intervenuti con lavori su altre, facendole apparire come nuove”.

Avversari

Nel mirino di Trump finiscono, poi, i democratici. “Per motivi strettamente politici e per il fatto di essere stati attratti totalmente a sinistra – ha affermato – non vogliono la sicurezza al confine. Vogliono confini aperti per far entrare chiunque. Questo porta crimine su larga scala e malattie. Il nostro confine meridionale ora è sicuro e rimarrà cosi'. Non vedo l'ora di incontrare Chuck Schumer e Nancy Pelosi. Nel 2006 i democratici votarono a favore di un muro, facendo la cosa giusta. Oggi, non vogliono piò la sicurezza al confine. Si opporranno con tutte le forze e Nancy ha bisogno dei voti per diventare speaker. Ma il muro verrà costruito”.