Trump agita un vespaio

Politici britannici inferociti dopo l'intervista al Sun nel quale Donald Trump ha attaccato duramente Theresa May, ha paventato la fine degli accordi commerciali Usa-Gb con la “soft Brexit”, ha risposto al sindaco di Londra Sadiq Khan e ha detto che i migranti “stanno distruggendo l'identià europea“.

Imbufaliti

Ce n'è abbastanza per far insorgere buona parte dell'arco parlamentare britannico. A fare la rassegna delle proteste dei deputati irritati è stato il GuardianSarah Wollaston (Tory) fa notare come Trump sia “determinato a insultare” May e ha aggiunto che la sua intervista al Sun è “ripugnante“: “Se iscriversi alla visione del mondo di Trump è il prezzo di un accordo, allora non vale la pena di pagarlo“. Per Ben Bradshaw, deputato laburista di Exeter, è “umiliante” come il Regno Unito stia corteggiando Trump: “La nostra premier è così debole che stende ancora il tappeto rosso a un uomo che non fa altro che insultarla: umiliante”. La deputata laburista Anna Turley ha chiesto esplicitamente che la regina non lo riceva: “Trump è un razzista e non rispetta la nostra nazione: perché incontra la nostra regina? E a quei 'tories che dicono che dovremmo rispettarlo semplicemente perché è presidente, dico che con questa logica non dovrebbero rispettare il nostro premier e il sindaco di Londra?”. Darren Jones, laburista di Bristol North West, accoppia le bordate di Trump alla bruciante sconfitta della nazionale inglese ai Mondiali di Calcio per commentare: “Che settimana umiliante per la Gran Bretagna“. Mentre lex leader laburista Ed Miliband taglia corto: “La teoria che se siamo carini con Trump, lui lo sara' con noi, non va esattamente per il meglio….”. 

Khan

Khan, che Trump ha definito “pessimo sul fronte del terrorismo“, ha replicato sul tema dell'immigrazione. “La cosa meravigliosa della nostra città è la diversità – ha detto il primo cittadino londinese alla Bbc – spero si capisca che è una forza di cui non avere paura, ma da apprezzare“.

Proteste

Migliaia di persone si preparano, intanto, a protestare contro la presenza del presidente americano: un primo assaggio si è visto ieri e oggi si replica. Per evitare le manifestazioni, il capo della Casa Bianca si terrà il più lontano possibile da Londra: incontra May, a Chequers, la residenza di campagna dei premier britannici, a qualche decina di chilometri dalla capitale; e sarà poi ricevuto dalla regina al castello di Windsor.