Trump a Londra, fra Brexit e mercati

Viaggio in terra di Brexit per Donald Trump ma non solo. Il tema cardine della visita a Londra del presidente americano non sarà solo la separazione della Gran Bretagna dall'Unione ma l'Unione stessa. L'Europa, quella da cui il Tycoon ha dichiarato di derivare, “di essere un prodotto”. Di certo, però, quella dell'approdo londinese non è stata una giornata semplice per il presidente, accolto da alcune manifestazioni di dissenso e arrivato nella capitale britannica all'indomani del terremoto in casa Tory, i cui effetti non hanno ancora cessato di farsi sentire. Prova importante anche la premier Theresa May e per il suo nuovo ministro degli Esteri, Jeremy Hunt: il primo ministro incontrerà personalmente Trump nella sua residenza Chequers,dove avverrà il bilaterale dal quale emeregeranno probabilmente importanti scenari a livello economico.

Punti di vista

May ha tenuto a precisare, accogliendo Trump a una cena di gala nell'Oxfordshire, che “essendo i primi investitori nelle economie dei due Paesi, con oltre 1 trilione di investimenti in totale, gli Usa e la Gran Bretagna fanno tantissimi affari insieme. Migliaia di aziende americane hanno sede in Gran Bretagna, dando lavori a oltre un milione di persone. E d'altra parte la forza del contributo della Gran Bretagna all'economia americana non può essere sottovalutata”. Trump, da parte sua, non ha nascosto qualche apprezzamento per Boris Johnson, l'ormai ex titolare agli Esteri, ma il punto probabilmente più interessante della prima mezza giornata inglese, il Tycoon lo ha riservato in un'intervista al 'The Sun', al quale ha spiegato di apprezzare Theresa May ma spiegando anche che lei “non ha ascoltato i suoi consigli”. E sugli eventuali futuri accordi commerciali resta oscuro: il piano della Brexit soft, per Trump, porterà ad avere “a che fare con l'Unione Europea invece di trattare con il Regno Unito”, traendo dunque la conclusione che “May ucciderà l'accordo”.

Affondo Labour

La premier, da parte sua, si è mostrata piuttosto ottimista sul bilaterale a Chequers, affermando che “ora che ci prepariamo a lasciare l'Unione europea abbiamo un'opportunità senza precedenti di fare di più. Di concludere un accordo di libero scambio che crei lavori e crescita in Gran Bretagna e Stati Uniti”. Le parole di Trump, tuttavia, non sono sfuggite all'opposizione laburista: “Ha riposto tutte le sue speranze nell'ottenere un accordo commerciale con Donald Trump – ha spiegato il parlamentare labour Phil Wilson, in riferimento a Theresa May -, ma invece il presidente degli Stati Uniti ha esplicitamente appoggiato e rafforzato coloro che sostengono una Brexit senza accordi”.

Attacco a Khan

Ma non solo Brexit. Nel corso del suo colloquio col 'Sun', Trump parla anche dei migranti e, in particolare, riserva un'offensiva al sindaco di Lonrda, Sadiq Khan: “Non è ospitale nei confronti di un governo che è molto importante. Ora gli potrà non piacere l'attuale presidente, ma io rappresento gli Stati Uniti. E rappresento anche molte persone in Europa perchè molti europei sono negli Usa''.