Trovato un altro corpo, gli amici: “E' Simona”

Si è scavato per due giorni, affidandosi a una speranza che il lavoro dei soccorritori ha purtroppo fatto svanire: il corpo di Simona Carpignano, tarantina di 30 anni, è stato ritrovato privo di vita sotto le macerie dei palazzi marsigliesi dove risiedeva da alcuni mesi, crollati 48 ore fa in Rue d'Aubagne, portando con sé la vita di quanti vi si trovavano all'interno in quel momento. A riferire del ritrovamento del corpo sono stati alcuni amici di Simona, appartenenti al gruppo Facebook “Italiani a Marsiglia”, formato da persone (perlopiù giovani) che vivono nella città. Il loro messaggio, a ogni modo, non ha per il momento ricevuto conferme ufficiali da parte delle autorità francesi.

Le condizioni dello stabile

La giovane si era trasferita a Marsiglia solo pochi mesi fa, con la speranza di trovare un lavoro. Qui si trovava già un suo amico, già inserito nel circuito lavorativo della città. Simona si era laureata in lingue e, successivamente, si era stabilita a Parigi per conseguire un master, prima di prendere la decisione di vivere a Marsiglia. Alcune persone, tra le quali una studentessa 25enne, avrebbero parlato delle condizioni precarie delle palazzine, affermando addirittura che non era più possibile chiudere alcune porte, o quantomeno non senza difficoltà. All'indomani del disastro, che viene in parte attribuito alle forti piogge dei giorni scorsi, erano emersi alcuni dossier vecchi di alcuni anni nei quali si evidenziavano le condizioni di forte rischio alle quali erano esposti non solo quegli edifici ma anche altri per un totale di 40 mila.

Sul luogo della catastrofe sono giunti anche i genitori di Simona, arrivati in Francia subito dopo aver appreso del crollo. Sul posto, al momento, è presente suo padre, chiamato per la procedura di riconoscimento. A ora, sono complessivamente sette le persone estratte dalle macerie (4 uomini e due donne, oltre al corpo che potrebbe appartenere a Simona) ma i Vigili del fuoco sospettano che altre due vittime potrebbero trovarsi sotto le macerie.