Tra i boia dell’Isis potrebbe esserci anche un belga

Tra gli jihadisti coinvolti nella decapitazione dei prigionieri siriani potrebbe esserci anche un militante belga: a riferirlo è il quotidiano Het Laatste Nieuws, ma le autorità dei Paesi Bassi non hanno ancora iniziato le procedure formali di identificazione.

“Un belga coinvolto nel decapitazione”: questa la prima pagina della testata oggi, in cui compare un articolo corredato da due foto del presunto militante. La prima è stata scattata in Siria e risale al luglio 2013: secondo quanto riporta il quotidiano, l’uomo ritratto sarebbe Abdelmajid Gharmaoui, residente di un sobborgo di Bruxelles, Vilvoorde, andato a combattere nelle fila dei jihadisti nell’ottobre del 2012.

La seconda foto è un invece fermo immagine di un video diffuso domenica, in cui si vedono una ventina di prigionieri in linea, inginocchiati: sono stati descritti come soldati siriani. Dietro a ciascuno presunto militare c’è un jihadista pronto a ucciderli: fra loro, secondo le informazioni del Het Laatste Nieuws, ci sarebbe il cittadino belga.

Abdelmajid Gharmaoui, però, non sarebbe l’unico europeo al soldo dell’Isis: nella lista degli jihadisti europei ci sono già l’inglese Nasser Muthana, studente di medicina di 20 anni, e il francese Maxime Hauchard, 22 anni. Infine, il procuratore Francois Molins ha parlato della possibile presenza di un secondo cittadino francese che coinvolto dai miliziani, di cui però non sono state diffuse le generalità.