Tensione nel Golfo Persico: nave Usa spara colpi di avvertimento

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Non accennano a placarsi le tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran, iniziate nei giorni scorsi, dopo l’ok della Camera statunitense nei confronti di Teheran. Come denunciato dalla Guardia Rivoluzionaria iraniana, la marina militare Usa ha “mostrato i muscoli” sparando dei colpi di avvertimento.

L’ultimo episodio di una lunga serie

A denunciare l’ultima provocazione sono stati i Pasdaran, secondo i quali la nave statunitense si è avvicinata ad una piattaforma petrolifera iraniana ed ha sparato un colpo di avvertimento nelle acque del Golfo Persico. “Venerdì alle 16 (le 12.30 di venerdì in Italia, ndr) dalla portaerei Nimitz, nel Golfo con le sue navi di scorta e sorvegliata da fregate iraniane, è partito un elicottero che ha ingaggiato una fregata vicino alla piattaforma di Resalat”, si legge un una nota dei Pasdaran. Nella nota, inoltre, l’azione viene condannata come “provocatoria e non professionale”. “Gli americani hanno lanciato degli avvertimenti, in particolare dei razzi di segnalazione in direzione delle fregate iraniane”.

Incidenti moltiplicati negli ultimi mesi

Come riportato dal sito online dell’Adnkronos, negli ultimi mesi gli incidenti tra le navi americane e quelle iraniane nel Golfo Persico, sono notevolmente aumentati. A gennaio un cacciatorpediniere della marina statunitense, la Uss Mahan, ha esploso tre colpi di avvertimento nei confronti di un’imbarcazione delle Guardie della Rivoluzione dell’Iran che viaggiava verso lo stretto di Hormuz. Lo scorso martedì, invece, dalla Uss Thunderbolt, sono stati sparati dei colpi di avvertimento nei confronti di una fregata che si era avvicinata a mento di 140 metri.

Nuove tensioni per le sanzioni

Inoltre, nelle ultime giornate, la tensione tra Iran e Stati Uniti sembra aver subito una escalation, molto probabilmente causata dall’approvazione di nuove sanzioni nei confronti di Teheran da parte della Camera statunitense. Sanzioni, che seppur non confermato esplicitamente, la Casa Bianca ha accolto con favore. D’altro canto, non si è fatta attendere la risposta del presidente iraniano Hassan Rohani che ha criticato la scelta di Washington e ha annunciato che il suo paese metterà in atto delle misure di reciprocità.