Teheran accusa Washington di “terrorismo economico”

E' ancora scontro tra Iran e Stati Uniti per le nuove sanzioni americane. Ad essere colpita, questa volta, la maggiore azienda del settore petrolchimica – una delle più grandi in Medio Oriente – la Persian Gulf Petrolchemical Industries Company, accusata di sostenere il corpo delle Guardie rivoluzionarie. Sanzioni anche per 39 tra aziende ed agenti di vendita collegati al gruppo, che detiene il 40% della produzione del settore ed è responsabile per il 50% delle esportazioni petrolchimiche italiane. 

Nessuna volontà di negoziare?

“La falsità delle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla volontà di negoziare con l'Iran è stata dimostrata dopo appena una settimana”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Abbas Mosusavi, commentando le nuove sanzioni. Mousavi, secondo quanto riportato dall'agenzia Irna, ha affermato che tutti i Paesi hanno la responsabilità di reagire contro una violazione così chiara del diritto internazionale. 

“Terrosimo economico”

Mousavi ha inoltre sottolineato che l'appello fatto dagli Usa affinché si svolgessero dei negoziati, è stato fatto soltanto per l'opinione pubblica ed ha accusato l'amministrazione american di compiere “terrorismo economico“. Inoltre, il portavoce del ministero degli esteri ha affermato che “la politica americana di massima pressione sull'Iran ha fallito”.