Strasburgo: “Stop razzismo contro gli afroeuropei”

L'Europarlamento ha adottato una risoluzione con la quale invita l'Unione europea e gli Stati membri ad adottare misure per “affrontare il razzismo costante che le persone di origine africana si trovano ad affrontare oggi in Europa”.

La risoluzione

Strasburgo esorta le autorità europee e nazionali a “sviluppare politiche antirazziste e a porre fine alla discriminazione in settori quali istruzione, alloggi, sanità, giustizia penale, partecipazione politica e migrazione”.
“Alla luce dei crescenti attacchi afrofobi – si legge nella risoluzione – i deputati chiedono alla Commissione europea e agli Stati membri dell'Ue di riconoscere le sofferenze razziste, discriminatorie e xenofobe che subiscono gli afro-europei e di offrire una protezione adeguata contro queste disuguaglianze, per garantire che i crimini di odio siano adeguatamente indagati, perseguiti e sanzionati”.

La condanna

Inoltre, le persone di origine africana dovrebbero essere prese maggiormente in considerazione negli attuali programmi di finanziamento e nel prossimo quadro finanziario pluriennale (2021-2027). I deputati condannano il maltrattamento delle persone di origine africana detenute dalla polizia, citando i numerosi incidenti violenti e le morti avvenute durante la loro detenzione. Criticano inoltre il frequente uso di profilazione razziale ed etnica nell'applicazione del diritto penale, delle misure antiterrorismo e del controllo migratorio, ed esortano gli Stati membri a porre fine a questa pratica. Nella risoluzione si incoraggiano le istituzioni e gli Stati membri Ue ad affrontare e correggere, ove possibile, le ingiustizie e i crimini contro l'umanità perpetrati in passato in nome del colonialismo europeo. I deputati suggeriscono di adottare alcune forme di risarcimento, come scusarsi pubblicamente e restituire i manufatti rubati ai loro Paesi d'origine. Il Parlamento chiede inoltre ai Paesi dell'UE di declassificare i loro archivi coloniali e presentare una prospettiva globale sul colonialismo e la schiavitu' nei programmi scolastici.