Strage a Manchester: il kamikaze è un britannico di origini libiche

Ha un nome e un cognome il kamikaze che ha colpito all’Arena di Manchester dopo il concerto di Ariana Grande, uccidendo 22 persone, fra cui diversi bambini e teenager. Si tratta di Salman Abedi, 22enne britannico di origini libiche. A confermarlo sono fonti della polizia di Manchester dopo che la notizia era stata riportata dal Daily Mail.

“Un paio di mesi fa – racconta una vicina del killer al quotidiano – Salman ha iniziato a recitare delle preghiere islamiche ad alta voce in strada. Parlava in arabo, era di famiglia libica e si comportava molto stranamente“.

Rivendicazione

Nella rivendicazione, l’Isis afferma che “uno dei soldati del Califfato è riuscito a posizionare ordigni esplosivi in mezzo a un raggruppamento di crociati nella città britannica di Manchester. Per chi venera la Croce e i loro alleati il peggio deve ancora venire. Sia lode al Signore”. Nel comunicato rilanciato dall’agenzia Amaq non si parla quindi di kamikaze e si parla di un bilancio di 30 morti e 70 feriti. Una delle vittime aveva appena 8 anni. Si chiamava Saffie e uno dei suoi insegnanti a scuola l’ha definita “Una bellissima bambina, amata da tutti e sarà sempre ricordata per la sua gentilezza e la sua dolcezza, era silenziosa e con uno spirito creativo”.

Psicosi

Intanto è allerta massima: gli artificieri della polizia di Manchester hanno evacuato il centro commerciale Arndale a causa di un presunto pacco sospetto. L’allarme è durato poco e si è concluso con l’arresto di un uomo che però, è stato precisato, non ha legami con l’attacco all’Arena Stadium. Un altro pacco sospetto, poi rivelatosi innocuo, aveva portato all’evacuazione della stazione degli autobus di Victoria, nel centro di Londra.

Blitz

Le autorità hanno compiuto operazioni in due zone di Manchester, Whalley Range e Fallowfield, in connessione con l’attacco. Gli agenti hanno anche condotto una esplosione controllata a Fallowfield. Sicurezza rafforzata negli stadi di Wembley e Twickenham in vista degli eventi del fine settimana.

Condanna unanime

La regina Elisabetta II ha espresso “lo choc di un’intera nazione per l’atto barbaro“. Il presidente Usa Donald Trump ha telefonato alla premier Therersa May: entrambi hanno definito “particolarmente insensato e depravato” l’aver colpito teenager in un evento gioioso. Trump ha ribadito alla May che “gli americani stanno con i cittadini del Regno Unito e che la nostra determinazione non verrà mai meno di fronte al terrorismo”. Il presidente Usa ha offerto aiuto alle indagini. Il neopresidente francese Emmanuel Macron è andato all’ambasciata britannica a Parigi a rendere omaggio, ed ha parlato di attacco “a tutta l’Europa libera“.