Spianata delle Moschee, Netanyahu apre ai deputati israeliani: la Giordania protesta

Dopo il bando del 2015 che proibiva l’ingresso alla Spianata delle Moschee ai parlamentari della Knesset, il premier Benjamin Netanyahu ha autorizzato la visita di due parlamentari israeliani al Monte del Tempio.

Imponenti misure di sicurezza per la visita

La visita, autorizzata per una sola volta dal governo, è stata compiuta in mezzo a ingenti misure di sicurezza. I due deputati che hanno avuto il permesso per accedere al luogo sacro sono Yehuda Glick del Likud e Shuli Moalem-Refaeli di “Focolare ebraico”. Ad accordare il permesso è stato lo stesso Netanyahu in vista della prossima sentenza della Corte Suprema che dovrà pronunciarsi sulla petizione, contraria al bando, presentata da Glick.

Le autorità musulmane contro la visita

Forti proteste hanno accompagnato quella che dovrebbe essere “un’eccezione alla regola“, soprattutto in atteso della decisione della Corte Suprema. Nella giornata del 28 agosto le prime proteste erano partite dalle autorità musulmane che hanno fortemente contestato la decisione del premier Netanyahu e chiesto ai fedeli di accorrere sul posto.

Proteste anche dalla Giordania

Proteste anche dalla Giordania, che ha definito “una mossa irresponsabile” la rimozione del divieto, dopo due anni, ai parlamentari per l’accesso alla Spianata delle Moschee, permettendo così a due membri della Knesset di andarvi in visita. Il portavoce del governo di Amman, Mohammad Momani, citato dall’agenzia Petra, ha affermato che l’iniziativa aumenterà le tensioni riguardanti il sito.