Sisma delle Gili: 7mila turisti evacuati

Settemila turisti sono stati evacuati dall'arcipelago delle Gili, in Indonesia, sconvolto domenica da un terremoto. I visitatori, tra i quali decine di italiani, lasciano le isole di Air, Meno e Trawangan, al largo della costa nord-occidentale di Lombok, vicino all'epicentro del sisma.

Soccorsi

Il ministro per il coordinamento di politica e sicurezza, Wiranto, ha confermato che i turisti vengono caricati in barca e portati a Lombok, da dove poi partono alla volta di Bali o Giacarta. Nel frattempo, le squadre di soccorso continuano a cercare tra le macerie i sopravvissuti: nelle ultime ore una persona è stata tratta in salvo dalle macerie di una moschea crollata nel nord di Lombok, la zona più colpita. Intanto migliaia di turisti sono in attesa nei corridoi del Mataram International Airport, dove molti hanno trascorso la notte, in attesa di prendere un aereo in partenza da Lombok. Faik Fahmi, direttore dell'Angkasa Pura, la società che gestisce l'aeroporto, ha annunciato che saranno aumentati i voli per consentire che tutti possano rapidamente raggiungere le loro destinazioni. Di solito, sono un centinaio i voli che decollano o atterrano a Lombok, ma lunedì molti voli sono stati cancellati. “Ne stiamo aumentando il numero“, ha assicurato Fahmi, aggiungendo che i turisti sono stati riforniti di cibo, acqua e coperte.

Gli italiani

Le autorità indonesiane hanno reso noto che sette stranieri – un danese, un americano, un britannico, un francese, un belga, un ceco e sudcoreano- sono stati ricoverati in un ospedale della zona. Non risultano feriti tra gli italiani. Alcuni nonostri connazionali – ha appreso l'Agi  – sono stati evacuati e portati in aeroporto, ma non è chiaro “per dove li facciano partire e se abbiano il passaporto con loro”. Intanto, riferisce la Farnesina, per aiutare a risolvere i problemi legati ai documenti anagrafici una missione consolare dell'Ambasciata d'Italia, disposta in raccordo con l'Unità di Crisi, è giunta ieri a Lombok da Giacarta.