Siria: l’Ue condanna i raid della Russia, ma non ci saranno sanzioni

Il Consiglio Europeo “condanna energicamente gli attacchi del regime siriano e dei suoi alleati, in particolare della Russia, contro la popolazione civile di Aleppo. Li esorta a porre fine alle atrocità e ad adottare misure urgenti per garantire che gli aiuti umanitari possano arrivare senza restrizioni ad Aleppo e in altre zone del Paese”.

Dopo aver invocato la cessazione delle ostilità, i 28 capi di Stato e di governo sottolineano, in un passo proposto dalla Francia, che “i responsabili delle violazioni del diritto internazionale umanitario e della legislazione internazionale sui diritti umani dovranno rispondere dei loro atti. L’Ue sta studiando tutte le opzioni disponibili nel caso in cui continuino le attuali atrocità”.

Viene quindi esclusa la possibilità di sanzioni contro Mosca. Questa eventualità è, infatti, sparita dal testo finale approvato dai leader Ue. “Non ha senso parlare di sanzioni alla Russia” in un momento in cui “tutti concordiamo che bisogna fare tutte le pressioni possibili perché si possa arrivare ad un accordo in Siria”, ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, promotore tra l’altro di una discussione di ampio respiro sulle relazioni Ue-Russia.

A bloccare la formula delle sanzioni, secondo fonti europee, è stato proprio il premier italiano, durante la cena a porte chiuse. Renzi ha chiesto che si tornasse alla formula emersa dalla riunione dei ministri degli Esteri di lunedì in cui si specificava che le misure restrittive sarebbero state applicate ai “siriani”. La bozza di testo era stata modificata negli ultimi giorni, su richiesta di Francia, Germania e Gran Bretagna.