Si stringe il cerchio attorno a Zuma

Si stringe il cerchio attorno a Jacob Zuma, il presidente del sudafricano travolto dagli scandali e revocato dall'Anc, partito al potere nel Paese. 

Arresti

L'unità criminale della polizia ha annunciato l'arresto di un esponente della controversa famiglia Gupta e perquisizioni in corso in diverse proprietà dei potenti imprenditori indiani strettamente legati a Zuma. Un comunicato a firma della Hawks (Unità criminale d'urgenza del Sudafrica) riferisce che “i raid in corso da questa mattina sono collegati all'inchiesta sulla fattoria Vrede“. Si tratta di un progetto di costruzione di una vasta proprietà agricola a Estina, nel Free State, che sulla carta avrebbe dovuto aiutare agricoltori neri in difficoltà. In realtà dall'inchiesta è venuto fuori che i Gupta avrebbero intascato milioni di dollari dallo Stato per realizzare l'infrastruttura. Agenti di polizia hanno perquisito in particolare il mega complesso blindato della famiglia, nel quartiere dello zoo di Johannesburg. Uno dei tre fratelli è finito in manette assieme ad altre due persone, le cui identità non sono state rese note dalla Hawks.

Crisi

L'operazione di polizia contro gli imprenditori miliardari giunge in un momento particolarmente travagliato per il Paese: l'African National Congress (Anc) ha formalmente chiesto al presidente di rassegnare le dimissioni, anche se il suo mandato finisce tra 14 mesi e le prossime elezioni sono in agenda per aprile 2019. Proprio oggi, secondo la stampa sudafricana, Zuma, al potere dal 2009, dovrebbe comunicare la sua risposta al partito al potere. Da informazioni diffuse ieri sembrerebbe che il capo di Stato non sia propenso a ritirarsi immediatamente dalla presidenza e potrebbe chiedere una scadenza da tre a sei mesi

Il clan

La famiglia Guptaè accusata di sfruttare l'amicizia personale decennale col presidente Zuma, quindi il suo potere politico, per espandere il proprio business in Sudafrica. Tanto è vero che pochi mesi fa Zuma è stato formalmente accusato di corruzione in un caso collegato con il clan. C'è un conflitto d'interesse aperto tra il potere politico di Zuma e l'amicizia personale nonché gli interessi economici che lo legano ai fratelli, tutti quarantenni – Atul, Rajesh (noto anche come Tony) e Ajay – arrivati in Sudafrica da Saharanpur, nello Stato dell'Uttar Pradesh, nel 1993. Il figlio, la figlia e una delle mogli di Zuma lavorano o hanno lavorato in imprese della famiglia di imprenditori indiani, attivi nei settori dell'informatica, delle miniere, dell'energia, delle tecnologie, dei media e del trasporto aereo.

“Zupta”

Diverse le accuse di corruzione e conflitto d'interesse che coinvolgono insieme il presidente Zuma e la famiglia Gupta, per i quali è stato coniato il termine “Zupta”. Nel 2016 l'ex ministro della Finanze Mcebisi Jonas ha pubblicamente accusato gli imprenditori indiani di avergli offerto 50 milioni di dollari se fosse rimasto al potere e fin quando avrebbe fatto i loro interessi. Inoltre un rapporto stilato nel 2017 dal difensore civico del Sudafrica ha accusato di collusione i Gupta con Zuma per ottenere appalti governativi, sulla base di uno scambio di più di 100mila e-mail. A queste si aggiungono prove relative al pagamento di tangenti e riciclaggio di denaro.