Si dimette il consigliere economico di Trump

Un altro pezzo da 90 lascia la corte di Donald Trump alla Casa Bianca. Si tratta di Gary Cohn, considerato l'artefice della riforma fiscale voluta dal presidente repubblicano, il quale ha provato a cavarsela con una battuta: “Così tante persone hanno abbandonato la Casa Bianca che ora la domanda che tutti si fanno è chi sarà il prossimo: Steve Miller o Melania?”. Forse un riferimento ai noti problemi coniugali della coppia presidenziale. 

L'addio

Cohn, contrario ai dazi sull'import di acciaio e alluminio voluti da Trump si è dimesso dopo 411 giorni. Si tratta dell'ultimo di una lunga serie. Prima di lui, spiega l'Agi nella sua ricostruzione, è toccato alla numero uno comunicazione della Casa Bianca Hope Hiks, dimessasi lo scorso 28 febbraio. E' stata preceduta, di poco, dal capo della segreteria di staff, Rob Porter, al quale era legata da una relazione sentimentale: per lui 384 giorni in sella, con l'addio arrivato lo scorso 7 febbraio. Il 13 dicembre scorso aveva dato l'addio il direttore per la comunicazione per l'ufficio del Public Liason, Omarosa Manigault-Newman, durata 366 giorni. Dina Powell, vice consigliere per la sicurezza nazionale se ne è andata l'8 dicembre 2017, con al suo attivo 358 giorni in carica. Tom Price ministro della Sanità è durato 232 giorni (dal 30 gennaio 2017 al 29 settembre 2017) mentre il vice assistente del presidente Sebastian Gorka se ne è andato il 25 agosto scordo, dopo 208 giorni in carica.

Lista lunga

L'ex capo stratega Steve Bannon è durato 211 giorni, fino al 18 agosto 2017. Il record negativo spetta a Antony Scaramucci che ha resistito appena 6 giorni, dal 26 luglio del 2017 al 31 luglio come direttore della comunicazione. L'ex capo di gabinetto Reince Priebus ha mantenuto il posto per 190 giorni. E' stato licenziato lo scorso 28 luglio. Sette giorni prima, il 21 luglio, era stato cacciato il portavoce Sean Spicer, dopo 183 giorni di servizio. Mike Dubke è stato direttore della comunicazione della Casa Bianca dal 6 marzo al 18 maggio del 2017 (74 giorni). L'uscita di scena più clamorosa è stata quella dell'ex direttore dell'Fbi James Comey, licenziato in tronco lo scorso 9 maggio. Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump è stato costretto alle dimissioni il 13 febbraio del 2017, dopo appena 25 giorni in carica. Poco prima, il 30 gennaio 2017, era stata licenziata Sally Yates, ministro di Giustizia ad interim dall'inaugurazione di Trump.