Si dimette anche la ministra dello Sport

Il governo francese perde un altro pezzo. Si è, infatti, dimessa la ministra dello Sport, Laura Flessel. La decisione, già comunicata al presidente Emmanuel Macron, viene giustificata con “motivi personali“. “Voglio riprendere la mia attività passata – ha spiegato – incentrata sull'uomo, sulla solidarietà e sulla cooperazione internazionale“.

Il saluto

L'ex campionessa di scherma ha salutato così il suo incarico: “Dopo 16 eccitanti mesi alla guida del ministero dello Sport ho deciso di lasciare il governo per motivi personali”. Il suo staff ha subito provveduto a smentire le voci di possibili dissapori con l'esecutivo. “Vuole riacquistare la sua libertà e fare qualcosa di diverso. Non c'è alcun legame fra le dimissioni e le questioni di bilancio“. Originaria della Guadalupa, classe 1971, Flessel ha alle spalle una carriera da schermitrice professionista, vincitrice di due medaglie d'oro, una d'argento e due di bronzo ai Giochi olimpici del 1996, 2000 e 2004

Verso il rimpasto

L'uscita di Flessel giunge in un momento di difficoltà per il governo guidato da Edouard Philippe, a una settimana dalle dimissioni, tra le polemiche, del ministro della Transizione ecologica, l'ambientalista Nicolas Hulot. Il presidente Macron non è ancora riuscito a trovare un sostituto a Hulot, dopo il rifiuto di Daniel Cohn-Bendit. In pole ora ci sarebbe l'attuale presidente dell'Assemblea nazionale, Francois de Rugy, ecologista convinto. “E' la pista più sicura” ha spiegato una fonte a L'Obs. De Rugy, aggiunge, “ha una grande credibilità”.  Gli altri nomi che circolano sono quelli Chantal Jouanno, ex ministro di Nicolas Sarkozy, e della deputata Barbara Pompili. Le dimissioni di Hulot hanno costretto Macron a rientrare prima dalle vacanze. Il presidente deve fare i conti con un calo della sua popolarità, dovuta all'affaire Benalla, a una crescita meno forte del previsto e alle difficoltà nel portare a termine le riforme promesse, a partire da quelle istituzionali.