Scontri in Kashmir: 2 morti

Un miliziano e un agente di polizia sono rimasti uccisi in uno scontro a fuoco nel distretto settentrionale di Baramulla, in India, nello stato federato del Jammu e Kashmir. Inoltre, almeno 2.300 persone, per lo più giovani uomini, sono in stato di detenzione nel Kashmir amministrato dall'India durante un blocco di sicurezza e un blackout delle comunicazioni, imposto per ridurre i disordini dopo che New Delhi ha revocato l'autonomia della regione contesa col Pakistan. Secondo quanto ha dichiarato il Ministro dell'Interno indiano, Amit Shah, ai membri della Camera alta, Nuova Delhi ha deciso di ritirare lo status speciale della regione autonoma e di dividerla in due micro-territori: il principato di Jammu e Kashmir avrà una sua legislatura ma sarà amministrato dall'esecutivo centrale. 

Gli arresti

Quasi 100 persone sono state arrestate ai sensi della legge sulla sicurezza pubblica, che consente di essere trattenuti fino a due anni senza processo. Tra gli arrestati figurano sia manifestanti anti-India che leader pro-India del Kashmir, rinchiusi in carceri o altre strutture improvvisate. Migliaia di truppe indiane sono state inviate nella valle del Kashmir, una delle regioni più militarizzate del mondo, per controllare i posti di blocco. Le comunicazioni telefoniche, la copertura dei telefoni cellulari, i servizi internet a banda larga e la tv via cavo sono stati interrotti, sebbene siano poi stati gradualmente ripristinati in alcuni punti. Il Kashmir è una regione storico-geografica situata a nord del subcontinente indiano fra India e Pakistan. In questo momento la zona, di cui entrambe le Nazioni ne rivendicano la sovranità (mentre la Cina rivendica solo la zona che attualmente controlla: la regioni dell'Aksai Chin e del Shaksgam, nell'estremo est) rischia di diventare una polveriera pronta a esplodere. Il portavoce del segretario generale dell'Onu, Stephane Dujarric, ha invitato i due Stati alla prudenza, annunciando il dispiegamento di forze neutrali per mantenere il cessate il fuoco. Entrambi i Paesi sono delle potenze nucleari.