S.Valentino in Afghanistan, le minacce dei talebani non fermano l’amore

Sembra proprio l’amore l’unica soluzione per una pacificazione tra occidente e Islam: i giovani Afghani vogliono festeggiare S.Valentino. “Sono molto entusiasta di festeggiare la ricorrenza con qualcuno che amo qui a Kabul” ha detto Aisha, una studentessa afghana. Non solo quindi marce contro la violenza per le donne, ma cose semplici, come “ricevere alcuni doni speciali, un mazzo di fiori, una rosa”, ha continuato la ragazza. Quello che sembrerebbe un innocente gesto in realtà è una vera e propria sfida alle restrizioni della società islamica e conservatrice e alle minacce dei talebani, che vedono nella festa degli innamorati l’ennesima usanza imposta dall’occidente, ma per i ragazzi si tratta solo di un’occasione per poter esprimere i propri sentimenti ai loro innamorati.

La ricorrenza, è facile immaginarlo, è stata sposata anche dei negozianti della famosa via dei Fiori di Kabul, che si stanno preparando per accogliere l’evento: un venditore ha dichiarato di voler ricoprire i marciapiedi davanti al negozio con petali di rosa, un altro che decorerà la sua struttura con rose rosse e altri doni, palloncini con la scritta “ti amo”. Ma c’è anche preoccupazione di un calo di vendite da parte dei piccoli imprenditori, infatti molti clienti erano stranieri e con il ritiro delle truppe sono tornati nel loro Paese.

Ma la sfida più grande è quella lanciata ai costumi locali in Afghanistan, dove le coppie raramente si possono mostrare insieme in pubblico: “’Conosco il rischio di avvicinarmi all’altro sesso in pubblico, ma quando si è giovani è il cuore e non la testa che comanda”, spiega il giovane Rahimullah. Anche da esperti arrivano opinioni, Baryalai Fitrat, docente di sociologia all’Università di Kabul, ritiene che celebrare San Valentino in un ambiente tranquillo e amichevole potrebbe aiutare la comunità afghana a superare le differenze etniche e di classe.