Russiagate: dissidi nello staff legale di Trump, si dimette il portavoce

Il portavoce del team legale di Donald Trump, Mark Corallo, si è dimesso a seguito delle voci di crescenti tensioni alla Casa Bianca dovute all’indagine sul Russiagate. Corallo era il portavoce di Marc Kasowitz, l’avvocato personale del presidente Usa. Secondo le indiscrezioni riportate dalla Bbc, Corallo si sarebbe dimesso perché contrario alla presunta strategia del team legale di Trump, che punterebbe a gettare discredito sull’inchiesta diretta dal procuratore speciale Robert Mueller.

Secondo quanto riportato dal Washington Post alcuni degli avvocati che assistono il presidente Trump starebbero esplorando modi per limitare o minare l’inchiesta del procuratore speciale Mueller sul Russiagate, nel tentativo di montare il caso su quanto presumono costituisca conflitto di interesse. Il quotidiano della capitale statunitense, citando fonti informate, riporta che i legali dell’ex Tycoon starebbero esaminando i termini della facoltà del presidente di concedere amnistia.

I componenti del team di Trump, racconta il New York Times, starebber passando al setaccio il vissuto professionale e politico degli investigatori che collaborano con il procuratore speciale Mueller all’inchiesta sul cosiddetto alla ricerca di elementi che possano screditare la stessa indagine. Si tratterebbe -stando ancora al giornale- di ricerche a vasto raggio: dalla verifica su donazioni a candidati democratici, ai clienti passati, fino al rapporto dello stesso Mueller con l’ex direttore dell’Fbi James Comey il cui licenziamento da parte di Trump è anche oggetto delle indagini del procuratore speciale.