Russiagate: depositata la richiesta di impeachment contro Donald Trump

Primo passo formale per chiedere la destituzione del presidente Usa, Donald Trump, dopo il Russiagate. Al Congresso è stata, infatti, depositata una proposta di impeachment contro il capo dello Stato americano. L’iniziativa è del deputato democratico della California Brad Sherman, con il sostegno del collega texano Al Green, e si basa su accuse di ostruzione alla giustizia legate al licenziamento del capo dell’Fbi James Comey. Lo riferisce lo stesso Sherman su Twitter. Una decisione presa nonostante le perplessità del partito democratico che teme in questa fase un effetto boomerang.

E’ “il primo passo di una strada molto lunga“, riconosce lo stesso Sherman nel presentare il cosiddetto “articolo per impeachment“, consapevole che al momento la sua resta una iniziativa isolata. La richiesta di messa in stato d’accusa deve essere infatti votata dalla Camera che al momento è a maggioranza repubblicana. Nella dichiarazione con cui Sherman spiega la sua scelta, cita anche lo scambio di mail di Donald Trump Jr da cui emerge la disponibilità del figlio del presidente Usa (allora candidato) a “ricevere assistenza dalla Russia“.

La proposta di Sherman arriva, infatti, il giorno dopo che il figlio del presidente ha ammesso di aver incontrato un’avvocata russa durante la campagna elettorale. Il primo capitolo concreto del Russiagate, sui presunti legami tra Mosca e il team della campagna elettorale di Trump e sull’ipotesi di collusione tra le parti per favorirlo al voto. Un capitolo che si è aperto nei giorni scorsi con rivelazioni del New York Times e poi con le email pubblicate da Trump Jr su Twitter, da lui scambiate con l’intermediatore Rob Goldstone che gli propone un incontro con la legale russa Natalia Veselnitskaya. Il Nyt l’ha descritta come collegata al Cremlino, che ha però negato di aver mai avuto contatti con lei.