Ross: “Non siamo protezionisti”

Gli Stati Uniti respingono le accuse di isolazionismo economico giunte nel corso del World Economic Forum di Davos, dove domani è previsto l'intervento di Donald Trump. Incontrando la stampa in Svizzera il segretario al Commercio, Wilbur Ross, ha detto che gli Stati Uniti sono il Paese “meno protezionista” del mondo e che però sono “più interessati” ad “accordi economici bilaterali” che a quelli multilaterali. 

Incontri

Oltre a Ross, hanno parlato con i giornalisti anche il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, e il consigliere per le questioni di sicurezza nazionale, antiterrorismo e cyber-security, Thomas Bossert. Tutti hanno ribadito che l'agenda di Trump a Davos è densa di incontri bilaterali (vedrà tra gli altri la premier britannica Theresa May, e quello israeliano, Benjamin Netanyahu). Mnuchin ha incontrato i rappresentanti politici di Singapore, Portogallo, Argentina e Cina, in questo caso il principale consigliere economico del presidente cinese, Liu He, che ha trovato “molto ricettivo” riguardo il suo messaggio sulla posizione aperta degli Stati Uniti.

Cambiamenti

Ross, da parte sua, ha ripetutamente negato che gli Stati Uniti siano entrati in una fase protezionistica. “Come è successo in Inghilterra nel diciannovesimo secolo, quando fu la prima rivoluzione industriale”, i cambiamenti sono sempre accolti con sospetto, come avviene oggi con la stampa 3D o l'intelligenza artificiale. Non tutti hanno a stessa disponibilità ad adattarsi ai cambiamenti, ha detto, ma se c'è un cambio di paradigma non significa che gli Stati Uniti si chiudano il mondo. “Nessun Paese è più aperto e meno protezionista”, ha insistito.

L'arrivo di Trump

Trump, intanto, è arrivato in Svizzera, per prendere parte al Forum. L'aereo presidenziale Air Force One è atterrato all'aeroporto di Zurigo-Kloten. L'inquilino della Casa Bianca è poi volato in elicottero a Davos, ha riferito l'agenzia di stampa svizzera Ats. L'ex tycoon è stato sinora il convitato di pietra del meeting, non solo per le questioni riguardanti l'economia ma anche per quelle relative ai cambiamenti climatici, sollevate in particolare dal presidente francese Emmanuel Macron