Ritrovate alcune delle ragazze rapite

Alcune delle 111 ragazze scomparse a seguito di un attacco di Boko Haram in una scuola di Dapchi, nello Stato nordorientale dello Yobe in Nigeria, sono state trovate e messe in salvo. 

In salvo

A riferirlo è stato un alto ufficiale dell'esercito che non ha però specificato quante siano le studentesse ritrovate. Anche Abdullahi Bego, portavoce del governatore di Yobe, Ibrahim Gaidam, ha detto che “alcune ragazze rapite sono state recuperate”.

L'attacco

L'attacco contro l'istituto è avvenuto alle 18 ore locali del 19 febbraio, quando un gruppo di pickup con a bordo i miliziani jihadisti è entrato nel villaggio. Il commando ha iniziato subito a sparare mettendo in allarme i residenti e le studentesse della scuola secondaria di scienze. Alcune sono riuscite a mettersi in salvo, mentre altre sono state sequestrate. La scomparsa delle giovani è stata denunciata dalle famiglie solo ieri. 

Il precedente

La vicenda ricorda quella di Chibok (nello Stato di Borno), dove nel 2014 le studentesse rapite furono 270. Il caso scioccò la comunità internazionale e mise in moto una grande mobilitazione in tutto il mondo che coinvolse anche l'allora First Lady americana Michelle Obama e la giovane premio Nobel pachistana Malala. Cento delle “ragazze di Chibok” sono riuscite a ricongiungersi con le loro famiglie solo lo scorso settembre. Altre 80 erano state rilasciate a maggio nell'ambito di un controverso scambio di prigionieri tra il governo nigeriano e i terroristi. Ma decine di loro sono ancora nelle mani dei terroristi che le sfruttano sessualmente, le schiavizzano e, si teme, costringe a immolarsi come kamikaze. Il gruppo jihadista Boko Haram, il cui nome significa “l’educazione occidentale è un peccato“, conduce dal 2009 una sanguinosa insurrezione nel nord-est della Nigeria, che ha portato alla morte di oltre 20 mila persone