Ritornano a casa 1200 rifugiati

Buone notizie dalla Siria. 1200 rifugiati, che avevano trovato ospitalità nel vicino Libano, sono tornati sabato scorso nelle loro case d'origine. Il via libera ai rientri è arrivato dopo l'incontro di due settimane fa ad Helsinki tra Putin e Trump. E' stato il presidente russo a portare l'argomento sul tavolo di discussione: “se non aiutiamo i rifugiati siriani che si trovano nei Paesi di confine” – ha detto Putin – la pressione migratoria sull’Europa aumenterebbe, noi speriamo invece diminuisca. Crediamo che si debbano trovare delle soluzioni”. Il presidente Usa ha condiviso le preoccupazioni espresse dal suo omologo, pur senza prendere una posizione netta in tal senso. Tuttavia, questo rasseneramento del clima nelle relazioni tra Mosca e Washington ha permesso, così, al Cremlino di inviare un suo alto funzionario a Beirut per discutere l'attuazione del piano di rientri. L'intermediazione del governo russo dovrebbe consentire il ritorno in patria di più di un milione di siriani ora stanziati in Libano. Un'operazione concordata tra il governo di Damasco e Beirut, con l'intermediazione russa, che vedrà coinvolte le regioni siriane in cui Assad ha ripreso il controllo militare ed amministrativo dopo anni di guerra ed instabilità politica.

Ritorno a casa

Sabato pomeriggio i primi tre pullman su cui viaggiavano centinaia di rifugiati hanno attraversato la frontiera tra i due Paesi confinanti. Il canale Lebanon News 360 ha pubblicato sul suo profilo Twitter le immagini delle famiglie, con bagagli alla mano, pronte ad intraprendere il viaggio tanto desiderato verso la propria terra dopo anni di lontananza forzata. 

I numeri della crisi

Dall'inizio della crisi nel 2011, sono stati quasi undici milioni i siriani che si sono visti costretti ad abbandonare le loro abitazioni: sei milioni gli sfollati interni nel Paese mediorientale, quasi cinque milioni quelli che invece hanno preferito trovare rifugio altrove. A questi terribili numeri si aggiunge anche quello dei morti, quattrocento mila. Il Libano ha accolto più di un milione di rifugiati, secondo i dati certificati dalle Nazione Unite a cui poi si aggiungono quelli arrivati da clandestini. La Russia ha chiesto agli organismi internazionali e agli Stati europei di aiutare nella ricostruzione della nazione distrutta dal conflitto, ma prima di concedere finanziamenti a questo scopo, l'Ue chiede garanzie per l'apertura di un processo di transizione politica.